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Ma questo è il mio viaggio…Un’ onda perfetta

Pubblicato il: giovedì 14 Settembre 2023

Ma questo è il mio viaggio…Un’ onda perfetta
Vorrei attribuire tale titolo, estrapolato dalla canzone del gruppo musicale The Sun per descrivere la meravigliosa esperienza della GMG. Prima di giungere alla nostra tappa ossia Lisbona, abbiamo sostato presso il Santuario di Nostra Signora di Laghetto ubicato tra le Alpi Marittime francesi, in cui abbiamo potuto pregare Colei che “si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39). Dalla delicata tramontana francese, abbiamo raggiunto l’ardente Spagna in particolare la sua capitale Madrid, che ci ha offerto di osservare palazzi, monumenti e Chiese incantevoli. Dopo aver avuto l’occasione di visitare tali luoghi, finalmente siamo giunti a Lisbona, capitale del Portogallo. Noi, come diocesi abbiamo ricevuto l’indimenticabile ospitalità degli abitati del piccolo paese di Ribamar, i quali hanno messo in pratica ciò che l’evangelista Matteo(25,40) ci esorta a svolgere nei riguardi dei nostri fratelli e sorelle: “Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. Sua Santità Papa Francesco, nel suo primo discorso è stato perentorio: “Voi non siete qui per caso. Il Signore vi ha chiamati, non solo in questi giorni, ma dall’inizio dei vostri giorni. Sì, Lui vi ha chiamati per nome”. Siamo chiamati in quanto siamo amati da Dio, il quale ci apprezza così come siamo, anche con le nostre sfumature. Bisogna lasciarci plasmare dall’amore di Dio, per farsi che ciò avvenga, Dio ci ha donato Maria, simbolo di questa GMG, la quale all’interno del Vangelo di Giovanni (2,5) afferma: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”. Cosa ci vuol comunicare la Vergine? Un messaggio semplicissimo ossia: di affidarci a Dio, il quale desidera per noi la Felicità. Papa Francesco, inoltre, durante l’emozionante Via Crucis ha citato tutti gli ostacoli che noi giovani, purtroppo, incontriamo nella nostra vita, donandoci una speranza, mediante le seguenti parole: “Io cado con te per rialzarti con me. Vai, fatti aiutare, rimettiti in piedi e vai avanti. Andiamo insieme.” Il Santo Padre, sottolinea più volte che Dio non ci abbandona mai, non si stanca mai di perdonarci, conosce e si prende cura delle nostre difficoltà. Un ulteriore aspetto che vorrei condividere con voi è quello della Fraternità, evidenziata anche dal Pontefice: “Amare è questo, è lasciarsi commuovere dal volto
dell’altro, anche sfigurato”. Il nostro gruppo, sin dal primo giorno ha emanato gioia contagiosa. In soli 12 giorni, abbiamo sperimentato che “Siamo fratelli, amati di un unico Padre”. Ci terrei a farvi notare, che il viaggio svolto si è tenuto in un pullman, all’interno del quale abbiamo raccontato le nostre storie, le ferite e anche i momenti di letizia. Ci siamo divertiti, fatti forza l’un l’altro, abbiamo scovato i modi migliori per trascorrere le tante ore assieme, abbiamo gioito e ci siamo commossi: sempre con la certezza che qualcuno avesse asciugato le nostre lacrime e sarebbe stato felice della nostra allegria. Dio ci invia delle persone nel nostro cammino, in grado di esserci d’ausilio, pertanto vorrei ringraziare i sacerdoti che sono stati come un’ancora, predisposti all’ascolto e a farci comprendere l’Amore di Dio. Radio Monte Carla vi ringrazia infinitamente per aver condiviso la vostra storia d’amore con Dio. Grazie al sorriso, gli occhi pieni di lacrime di gioia e la Fede delle mie Sorelle e dei miei Fratelli, che il Signore mi ha donato: mi sono sentita viva. Il nostro viaggio si è concluso, facendo sosta nuovamente in Francia in un luogo peculiare e suggestivo, ovvero: Lourdes. Fermarci in tale luogo, è stato significativo in quanto abbiamo espresso e ribadito il nostro GRAZIE al Maria. Infine, Assisi, città in cui si respira tanta armonia, ci ha elargito la possibilità di visitare i luoghi più significativi di San Francesco e la chiesa di Santa Maria Maggiore ove giace il corpo del Beato Carlo Acutis.
Da tale esperienza, nel mio bagaglio porterò con me tanti insegnamenti, tra cui :
 Non celare le proprie emozioni, specialmente le lacrime in quanto quando piangiamo significa che siamo vivi;
 Essere e cercare se stessi;
 Le domande con la vita diventano risposte il segreto è pazientare;
 L’amore di Dio è sempre una sorpresa;
 Essere sempre originali e non morire come fotocopie, proprio come sosteneva il Beato Carlo Acutis;
 Avere l’audacia di compiere scelte coraggiose come San Francesco.
Con l’auspicio che, io e assieme a tutti i giovani, volto nuovo della Chiesa, possiamo divenire “Sale della Terra e Luce del mondo” (Mt 5,11-12)!!!
Rise Up!

Un caloroso abbraccio
Carla Ciccarese
Parrocchia Santa Maria della Neve, in Latiano

DA PREGARE MARIA, A PREGARE COME MARIA

Pubblicato il: sabato 19 Agosto 2023

Grammatica dell’amore polifonico della Madre

Torvaianica, 14-17 agosto 2023

Quattro giorni, quattro stazioni, quattro parti di un tutto che è Torvaianica, visita insieme a Maria, Madre di Dio e Madre dell’umanità.

Sono tanti anni che faccio lo stesso tragitto, ma le emozioni che si provano sono sempre diverse, sempre nuove. Andare con Maria per viali, strade, vicoli e per mare è imparare a ri-dire la vita con la lingua dell’umano contro il disumano che, in questi tempi, sembra andare di “moda”.

Camminando e ascoltando le riflessioni che risuonano dagli altoparlanti, passo dopo passo, si arriva a percepire che è importante non solo pregare Maria, ma pregare “come” Maria.

Ecco! È il “come” che caratterizza questa Figlia di Dio, prediletta dal suo Fattore.

Pregare “come” Maria ci permette di essere di fronte a Dio senza maschera alcuna, rimanendo – nonostante tutte le mancanze – persona e non personaggio.

Pregando con Lei, ci viene svelata la grammatica di un “come” fatto di quotidiana, di ferialità e di periferie; tempi e luoghi prediletti dal Figlio, di eccedenza: quel “di più” che è la Buona Notizia da offrire a tutti.

Pregare “come” Maria ci fa gustare “il modo in cui la grammatica dell’ordinario viene sconvolta dall’irruzione dello straordinario, che trasfigura la quotidianità – e gli spazi – e la rende immensa” (Chiara Giaccardi).

Pregando con Lei, ci viene svelato il “come”, azione sempre libera e gioiosa, come l’incontro con Elisabetta. Quando apri la vita a Dio, non hai più bisogno di avere una dimora. “La casa natale inizia ad aprirsi… – il “come” del viaggio libero e gioioso si fonda – non su bisogni o su timori, bensì su un progetto” (Ermes Ronchi).

Il “come” di Maria risiede anche nell’essere anticipatrice nel comprendere ciò che accade intorno a sé. Nella “Casa del Vino”, alle nozze di Cana, Maria dimostra che la polifonia degli affetti e dell’esistenza non deve mai essere smarrita. Così facendo, Maria chiarisce definitivamente “come” ama Dio la sua creatura e come la sua creatura deve amare Dio: questo “come” lo impara dal Figlio. “Gesù nel suo comandamento nuovo offre tre oggetti d’amore, non in concorrenza tra loro: amerai Dio, amerai il tuo prossimo, come ami te stesso. Questa polifonia non discende da realtà diminuite, ma da realtà complete: l’amore – il “come” di Maria – è figlio di addizione e dono, non di sottrazione” (Ermes Ronchi).

Pregando con Lei, ci viene svelato, forse, il lato più bello del “come” si prega: “non per aggrapparci, ma per stupirci. Non si prega per ricavare qualcosa, ma per trasformarci” (Søren Kierkegaard).

Il “come” pregare di Maria ci porta nelle viscere della relazione e del servizio. Maria, nel Vangelo, cerca relazione: non la vediamo mai da sola. È creatura di incontri e di comunione.

Maria fa casa. Maria serve. Nel nome “serva” appare colei che, come dice Dante, è “umile e alta più che creatura”. Il servizio è “il nome nuovo della civiltà, inaugurata da suo Figlio, a cui Lei partecipa” (Ermes Ronchi).

“Maria, figlia di tuo Figlio…”

Noi figli di Dio e di Maria.

Ecco, il suo “come”!

Fabrizio, diacono

I giovani, centinaia, migliaia: GMG 2023

Pubblicato il: giovedì 10 Agosto 2023

Parto da Lisbona per rientrare a Grottaferrata dopo giornate indimenticabili alla GMG 2023, la mia numero 4!

Torno carica dello zaino in spalla che ho portato con me per la veglia del 5 agosto e la messa di invio del giorno dopo con Papa Francesco e più di 1 milione di giovani provenienti da tutti i continenti.

Torno carica dei doni ricevuti in questi giorni:

– una settimana prima della GMG con un gruppo di giovani e animatori del Movimento dei Focolari per completare la preparazione dei vari contributi che abbiamo potuto offrire: lo stand alla città della Gioia, OneToOne di adulti disponibili per colloqui con i giovani, l’animazione di 3 catechesi a più di 5000 giovani con Margaret Karram e Jesus Moran (presidente e copresidente del Movimento), un momento sulla cura del Creato #daretocare e poi workshop e concerti col Gen Verde e… tanto tanto altro vissuto con Economy Of Francesco, Leaving Peace!

– tre giorni dopo la GMG per un “RiseUp4” con 350 giovani e ragazzi per andare in profondità con dopo l’esperienza vissuta con Papa Francesco e prepararci al rientro con piste di attuazione dei sogni che i giovani hanno e vogliono realizzare per brillare di luce e provare a cambiare il mondo.

– una sorpresa costante che mi ha lasciata senza parole e con tanta speranza: assistere a un ‘miracolo’ che si è ripetuto ogni volta davanti a Gesù Eucarestia quando i giovani si inginocchiavano in silenzio per adorare, pregare, parlare e stare con Gesù.

Un raccoglimento che ho sperimentato durante la messa di apertura e la Via Crucis, che ho ritrovato durante l’adorazione nelle catechesi con 6000/7000 giovani di lingua inglese provenienti da paesi e culture diversi, è successo nella grande veglia con Papa Francesco, e ancora nella post GMG durante una meditazione itinerante coi 350 giovani e che si è conclusa con una ennesima adorazione silenziosa, arricchita dai canti che aiutavano a pregare e ringraziare!

Quale la sorpresa? I giovani, centinaia, migliaia…sono attirati da Gesù, vogliono stare con Lui! Sono giovani, pieni di vita – e di sfide e di tante domande –  che cantano, danzano, fanno chiasso (come vuole Papa Francesco) ma poi si fermano davanti a Gesù e con Lui nel cuore, vogliono alzarsi per ripartire il cammino.

E io, noi adulti che ci ritroviamo ad accompagnare i giovani?

Le 3 parole di Papa Francesco alla messa finale sono una consegna anche per me:

Brillare, Ascoltare, Non temere!

BRILLARE: Noi diventiamo luminosi, brilliamo quando, accogliendo Gesù, impariamo ad amare come Lui. Amare come Gesù: questo ci rende luminosi, questo ci porta a fare opere di amore.

ASCOLTARE: Ascoltare Gesù. Tutto il segreto sta qui. Ascolta che cosa ti dice Gesù. Prendi il Vangelo e leggi quello che dice Gesù, quello che dice al tuo cuore.

NON TEMERE: Cari giovani, vorrei guardare negli occhi ciascuno di voi e dirvi: non temete, non abbiate paura. Di più, vi dico una cosa molto bella. Non sono più io, è Gesù stesso che vi guarda ora, vi guarda, Lui che vi conosce, conosce il cuore di ognuno di voi, conosce la vita di ognuno di voi, conosce le gioie, conosce le tristezze, i successi e i fallimenti, conosce il vostro cuore. E oggi Lui dice a voi, qui, a Lisbona, in questa Giornata Mondiale della Gioventù: “Non temete, non temete, coraggio, non abbiate paura!”.

Ritorno carica, sorpresa, speranzosa, grata a Maria!

                                                                                   Paola Pepe

UNA GIORNATA SPECIALE

Pubblicato il: mercoledì 9 Agosto 2023

Con l’incontro tenutosi sabato scorso 5 agosto si è concluso il ciclo di ritiri spirituali che la famiglia dell’Immacolata Concezione ha programmato per l’Anno Liturgico 2022-2023 e che ancora una volta ha avuto il piacere di vivere insieme alla comunità delle Suore Missionarie dell’Incarnazione della “Casa Nazareth” di Frascati.

Anche in questa occasione non è mancato da parte della Suore quel nobile spirito di ospitalità che le ha sempre contraddistinte in questi anni in cui siamo stati accolti nella loro casa.

Quello con le Suore Missionarie dell’Incarnazione, infatti, è un sodalizio che noi della Famiglia dell’Immacolata intratteniamo ormai da anni, interrotto solo durante la Pandemia che ci ha tenuti forzatamente lontani per un po’ di tempo.

Argomento di quest’ultimo ritiro è stato uno dei temi più cari alla nostra Famiglia, ossia la Trasfigurazione di Gesù. Nella sua catechesi, don Francesco, la nostra guida spirituale, con la consueta semplicità ed efficacia ha presentato in una “Lectio Divina” il brano del vangelo di Matteo dove si narra l’episodio del monte Tabor. A rendere ancora più speciale la nostra riunione c’è stata anche una ricorrenza eccezionale, il 52° anniversario di sacerdozio del nostro diletto don Guerino, cappellano dell’ospedale di Frascati, che ormai partecipa assiduamente ai nostri ritiri e che consideriamo a tutti gli effetti membro onorario della nostra Famiglia. Al termine della celebrazione eucaristica lo stesso don Guerino ha preso la parola per condividere con tutti noi un po’ della sua storia vocazionale e della sua esperienza di sacerdote. Lo ringraziamo con tutto il cuore. La giornata, poi, si è conclusa con un piacevole momento conviviale preparato per tutti dalle carissime suore che con il loro sorriso e la loro cordialità si sono intrattenute con tutti noi. A chiudere questa giornata speciale è giunto, infine, l’immancabile omaggio del nostro tenero Gino che ha voluto dedicare le sue mirabili parole al sacerdote festeggiato.

Portiamo a casa con noi, dunque, il ricordo di una giornata stupenda passata nella meditazione della Parola di Dio, nella lode a Maria santissima e nella gioiosa fraternità tra di noi e con una comunità di dolci suore che con la loro gentilezza e affabilità hanno fatto da degna cornice ad una giornata davvero indimenticabile.

Ci auguriamo di continuare nel tempo il nostro cammino di formazione spirituale con la Comunità delle Suore Missionarie dell’Incarnazione anche per il prossimo Anno Liturgico, invocando l’aiuto di Dio e l’assistenza dal cielo del nostro fondatore Don Giancarlo Gramolazzi.

Deo Gratias.

                                                                                                                La Famiglia dell’Immacolata Concezione

Un Viaggio spirituale indimenticabile

Pubblicato il: martedì 25 Luglio 2023

Ci troviamo nel cuore dell’Italia, nel suggestivo villaggio di Loreto, di fronte a uno dei luoghi più straordinari che abbiamo mai visitato: il Santuario della Santa Casa. Questa sacra struttura, avvolta dalla leggenda e permeata di spiritualità, continua a richiamare pellegrini e visitatori desiderosi di sperimentare una connessione profonda con il divino. Desideriamo condividere con voi il nostro indimenticabile viaggio spirituale di quattro giorni trascorsi a Loreto, immersi nella meraviglia della Santa Casa.

L’arrivo e l’incontro con la sacralità ci pervadono mentre ci avviciniamo al Santuario. La guida spirituale di Padre Francesco OMI ci ha permesso di osservare i maestosi corridoi di pietra che conducono alla Santa Casa, il luogo in cui la Vergine Maria ha vissuto e l’Arcangelo Gabriele le ha annunciato l’Incarnazione di Gesù. È sempre con profonda commozione che, entrando nel venerato sacello, leggiamo le parole poste sopra l’altare: “Hic Verbum Caro factum est” – “Qui il Verbo si è fatto Carne” – che risuonano in modo singolare in questo Santuario, luogo privilegiato per contemplare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio. Qui, infatti, sono custodite le mura che, secondo la tradizione, provengono da Nazaret, dove la Vergine Santa pronunciò il suo “sì”. Per questo, come ci hanno detto tutti coloro che abbiamo incontrato, “a Loreto siete a casa vostra”, come Suore Missionarie dell’Incarnazione. Abbiamo avuto diverse occasioni, sia personali che comunitarie, di stare dentro quella Santa Casa, recitare l’Angelus, partecipare alla Santa Messa, leggere il brano dell’Annunciazione e rinnovare il nostro “sì”. Abbiamo avuto anche l’opportunità di partecipare a una veglia di preghiera insieme ai giovani, un momento davvero unico e indimenticabile.

Dopo quattro giorni immersi nell’esperienza spirituale all’interno del Santuario della Santa Casa di Loreto, lasciamo il luogo con profonda gratitudine e un rinnovato senso di spiritualità. Questo pellegrinaggio si è rivelato un’opportunità straordinaria per avvicinarci a Dio e sentire la presenza amorevole della Vergine Maria. Il Santuario, con la sua Santa Casa, ci offre uno spazio unico e sacro, impregnato di una profonda devozione che ci ha permesso di riscoprire la nostra vocazione di Suore Missionarie dell’Incarnazione.

Per coloro che cercano un’esperienza del trascendente e desiderano riflettere sul proprio cammino spirituale, il Santuario della Santa Casa di Loreto rappresenta un luogo straordinario di incontro con la spiritualità e la fede. Che tu sia un credente o semplicemente desideroso di immergerti nella storia e nell’atmosfera potente di questo luogo sacro, una visita al Santuario può trasformarsi in un’esperienza che cambia la vita.

Grazie!

Una testimonianza a Brindisi nel Santuario di S. Maria degli Angeli

Pubblicato il: giovedì 29 Giugno 2023

Sabato, 24 giugno 2023 a Brindisi nel Santuario di Santa Maria degli Angeli si è svolto l’incontro con la dottoressa Annamaria Pulli, figlia spirituale di Madre Carla Borgheri, fondatrice delle Suore Missionarie dell’Incarnazione. All’incontro erano presenti il gruppo “Amici SMI” di Brindisi, i soci della “Associazione San Lorenzo da Brindisi”, il Rettore del Santuario don Pio Conte e numerosi fedeli.

La dottoressa Pulli è stata invitata a Brindisi per rendere testimonianza sulla esemplarità e santità di Madre Carla che ha trasformato la sua vita con i suoi insegnamenti portandola dalle tenebre di una vita triste e senza affetti ad un risveglio spirituale che le ha dato la forza di reagire alle avversità della vita, di studiare fino a laurearsi e di cambiare il suo destino.

L’incontro con Madre Carla è stato per la dottoressa luminoso e risolutivo per la sua vita di bambina cresciuta in collegio senza affetto e senza speranza nel futuro. Madre Carla l’ha amorevolmente accolta nella sua casa di Frascati donandole la sua materna protezione e allontanando quei dolorosi momenti della sua infanzia ed adolescenza. Le ha trasmesso il coraggio di vivere, la forza di reagire alle avversità, le ha insegnato ad avere fiducia in Dio e a pregare in modo nuovo e intenso.

La dottoressa Pulli ha raccontato piccoli episodi della sua vita e ha citato frasi e aneddoti sulla bontà e delicatezza di Madre Carla che lasciandola libera di decidere sulla sua vita, con vera carità, le ha dato gioia e serenità permettendole di realizzarsi come moglie, madre e lavoratrice cristiana.

La dottoressa Pulli ha terminato informando i presenti che l’11 Dicembre 2022 si è aperto nella Cattedrale di Frascati il processo di Beatificazione di Madre Carla Borgheri, cui lei stessa ha partecipato insieme ad alcune socie dell’Associazione S. Lorenzo da Brindisi e al gruppo di Salice Salentino e che ha già deposto la propria testimonianza al processo sulla santità di vita di Madre Carla.

A fine incontro le Suore Missionarie dell’Incarnazione hanno offerto un rinfresco alla dottoressa e a tutti i presenti che si sono stretti attorno alla relatrice, ringraziandola per la bella e commovente testimonianza su Madre Carla Borgheri.

Intitolazione della Piazza Madre Carla Borgheri a Nurri

Pubblicato il: mercoledì 28 Giugno 2023

Dopo settimane di ferventi preparativi, grande festa a Nurri sabato 24 Giugno 2023 per l’intitolazione della piazza alla serva di Dio Madre Carla Borgheri, fondatrice della comunità delle Suore Missionarie dell’Incarnazione.

La loro presenza nella comunità è un grande dono di Dio per le cure che amorevolmente prestano alle anziane Ospiti nella struttura, ma soprattutto per la testimonianza di Fede e Fratellanza.

La celebrazione ha avuto inizio alle ore 18 di fronte ad una piazza gremita di gente per la celebrazione della santa messa e del momento dell’intitolazione. A scoprire la targa è stato il sindaco Antonello Atzeni alla presenza del parroco don Fabrizio Deidda, della madre generale suor Carmela Cataldo, di Madre Anna Piu, della vicaria suor Loreda Spagnolo e di numerose consorelle.

La serata è poi proseguita con un momento di intrattenimento in cui tutte le associazioni che ruotano intorno alla vita del paese hanno collaborato per omaggiare Madre Carla e il suo operato e in cui è stata ripercorsa la sua vita (gruppo folk 78, la banda musicale “Cossu Brunetti”, l’associazione teatrale “Su framentu”, il coro “sant Agostino”, la società di ballo “Andromeda”, l’Associazione SOS e un piccolo coro di voci bianche composto dai bimbi della scuola primaria del Paese).

È stato restituito alla comunità un luogo che siamo sicuri diventerà luogo di incontro e aggregazione e favorirà la collaborazione e il coinvolgimento di tante associazioni nello sviluppo di nuove iniziative sotto lo sguardo amorevole di Madre Carla che è riuscita, in questa giornata, ad unire tutti in un unico intento. Auspichiamo che la comunità segua sempre il suo esempio, che la sua figura sia fonte di ispirazione e che come è accaduto in lei, il seme che germoglia possa creare meravigliosi frutti.

                                                                                    Manuela U.

Gesù con noi e per noi

Pubblicato il: domenica 25 Giugno 2023

Dopo due anni di pandemia in cui tutti siamo stati costretti a vivere i momenti più importanti della nostra vita in solitudine, finalmente quest’anno abbiamo avuto la possibilità di riprendere e condividere tutte le attività. Domenica 11 Giugno solennità del Corpus Domini il nostro Parroco Don Fabrizio Deidda ha deciso di portare il Santissimo nella nostra casa.

Quando in casa si aspetta un ospite importante in genere ci si prepara per tempo per offrirgli un’adeguata accoglienza, e quale ospite più importante di Nostro Signore Gesù Cristo che veniva a farci visita in tutto il Suo splendore!? Lui si che meritava senza ombra di dubbio una speciale preparazione.

Per accogliere Gesù abbiamo preparato il nostro cuore e la nostra casa. Dopo aver preparato al meglio la nostra casa interiore era giunto il momento di rendere bella e accogliente anche quella esteriore. Attraverso l’operosità delle brave collaboratrici abbiamo preparato una cappella nel nostro cortile, ricoprendo di petali di rosa tutto il percorso dall’ingresso all’altare.

Giunto il momento tanto atteso è arrivato Gesù accompagnato dal Parroco e da un gran numero di parrocchiani. E’ stato un momento di grande emozione. Nell’aria si respirava tanto amore e  tanta fede. Insieme abbiamo pregato, ringraziato e lodato il Signore nel Santissimo Sacramento dell’Eucaristia. L’Eucarestia è un dono di grazia, è il Sacramento del profondo amore di Gesù per ciascuno di noi. La Solennità del Corpus Domini ha lo scopo di affermare la divinità di Gesù e del Suo Corpo vivo e vero nell’Ostia consacrata e di ravvivare nei fedeli la fede nel Signore.

E’ sicuramente ciò che è successo a tutti i presenti in quel poco tempo trascorso insieme davanti al Santissimo. Sul volto delle nostre nonne, ospiti della casa, traspariva una pura emozione e tanto amore per quel Dio fatto uomo per la nostra redenzione. Poter lodare e adorare Gesù tutti insieme è stato un vero momento di gioia, una gioia che ha rafforzato la nostra fede e che porteremo e custodiremo a lungo nel nostro cuore.

Un dovuto ringraziamento a don Fabrizio per averci donato questa possibilità, ma soprattutto grazie Signore per il Tuo infinito amore!

UN GIORNO DEDICATO ALLE MAMME CHE OGGI SANNO SOLO SORRIDERE

Pubblicato il: martedì 20 Giugno 2023

Nel pomeriggio di sabato 10 Giugno,

Presso le suore Missionarie dell’incarnazione dove vengono ospitate le nostre mamme, abbiamo festeggiato in un atmosfera di serenità, gioia e condivisione la tanto attesa festa della mamma, che quest’anno a causa del maltempo era stata rimandata. L’organizzazione della festa da parte delle nostre Suore, è stata perfetta, tanta bella musica, balli, tanto cibo e quello che conta di più, tanti sorrisi, tante carezze d’amore alle nostre mamme, carezze che hanno toccato tutte specialmente quelle più fragili, quelle che un giorno erano grandi mamme e che oggi sanno solo sorridere!

Questa giornata di gioia non è stata solo la festa delle mamme, questa è stata la festa delle donne, ad iniziare da Maria, la nostra Mamma Celeste, poi le nostre suore che per scelta di vita e sull’esempio di Madre Carla sono diventate mamme delle nostre mamme, e poi tutte le donne anche coloro che non hanno procreato, poiché il Buon Dio ha donato a tutte un grembo per accogliere la vita!

Grazie Suore, ancora una volta avete dato testimonianza che il Vangelo si può e si deve vivere!

Patrizia Tosti

 

Un giorno da ricordare

Pubblicato il: mercoledì 14 Giugno 2023

Domenica 4 Giugno 2023, noi ragazzi di scuola media, siamo stati invitati dalle Suore Missionarie dell’Incarnazione di Salice Salentino a trascorrere una giornata insieme a loro.

Un gruppetto di noi ha accolto con piacere questo invito. Come non dire di sì!? È stata un’esperienza ENTUSIASMANTE!

Ci siamo incontrate presso l’asilo alle ore 10 del mattino, carichi di tanta energia e voglia di fare per affrontare e vivere al meglio quella bella giornata.

Tutti insieme ci siamo diretti nella Parrocchia Santa Maria Assunta, la Chiesa Madre del nostro paese, per partecipare alla Santa Messa, consapevoli del fatto che una bella giornata non può che iniziare con la preghiera.

E quale più alta e solenne forma di preghiera se non quella della Messa? Intorno all’altare del Signore è cominciata la nostra giornata di comunione e condivisione. Al termine della celebrazione siamo ritornati all’asilo, e dopo esserci rilassati un po’, abbiamo visto il film “Il circo della farfalla”, ricco di significato, di insegnamenti e tanti spunti di riflessione. Abbiamo poi discusso sul film mettendo in risalto i punti che più ci avevano colpito. Durante la discussione sono emerse le nostre ansie, paure e insicurezze. Analizzando il comportamento dei vari personaggi del film e confrontandolo col nostro, ne abbiamo colto varie analogie.

Giunta poi l’ora del pranzo, tutti insieme ci siamo messi a tavola per consumare il buonissimo cibo preparato dalle suore. Dopo aver sparecchiato siamo stati un po’ in giardino approfittando della bellissima giornata di sole.

Non volendo sprecare nemmeno un secondo di quel prezioso tempo trascorso insieme, abbiamo fatto dei braccialetti, mettendo a dura prova la nostra pazienza, ma alla fine con nostra grande soddisfazione, siamo riusciti a terminarli.

La nostra giornata insieme è proseguita con un’attività di laboratorio, abbiamo compilato alcune schede, precedentemente preparate dalle nostre suore, contenenti tante domande e tanti spunti di riflessione sul film che avevamo visto in mattinata.  

È stato illuminante scoprire come tutti noi spesso ci sentiamo deboli, insicuri, incapaci di affrontare le nostre paure, proprio come a Will, il personaggio chiave di questo film, che alla fine per poter attraversare il fiume è stato costretto a mettersi alla prova da solo, scoprendo che aveva delle qualità e capacità nascoste che gli avrebbero permesso di vivere una vita piena: AVEVA TROVATO IL SUO SCOPO NELLA VITA. Ciascuno di noi è chiamato a trovare e scoprire qual è il proprio ruolo in questa vita, qual è la missione che ci è stata affidata da Dio Padre e alla quale siamo chiamati a rispondere.

Per farlo però, abbiamo necessariamente bisogno di metterci alla prova nonostante le difficoltà e le paure che ci bloccano e che portano a chiuderci in noi stessi. Grande sarà la nostra gioia quando ci accorgeremo che nonostante il duro lavoro che abbiamo dovuto affrontare saremo stati in grado di realizzare i nostri sogni e le nostre aspirazioni. Sappiamo bene che la vita spesso ci mette e ci metterà a dura prova, e che molto spesso, ci ritroveremo da soli a dover fare scelte importanti che daranno una svolta, positiva o negativa, alla nostra vita a seconda di quale sarà stata la nostra decisione.  Saranno proprio quei momenti che ci faranno crescere più degli altri.

Tutti noi abbiamo dei talenti, alcuni visibili, altri nascosti, la parte difficile sarà far emergere quelli nascosti. In questo duro lavoro di discernimento, di scelte quotidiane, di prove e fallimenti, di conquiste e vittorie, anche quando tutti intorno sembreranno incuranti delle nostre difficoltà, dobbiamo ricordarci che non saremo mai soli, basterà abbandonarsi docilmente all’azione dello Spirito Santo che è in noi, aprire il nostro cuore e lasciarsi guidare da Lui. 

A tutti capita di sentirsi un bruco, brutti, deboli e incapaci, l’importante è saper guardare oltre alle apparenze, nessuno di noi è solo ciò che sembra, noi siamo tanto altro e presto ci accorgeremo che come il bruco del film, anche noi sapremo trasformarci in bellissime farfalle, pronte ad affrontare la vita.

Per finire questa meravigliosa giornata abbiamo deciso di giocare a nomi, cose e città, abbiamo riso tanto e ci siamo divertiti un mondo. Prima di salutarci abbiamo fatto delle foto, perché rimanga impresso in noi, anche a distanza di anni, il ricordo di questa bellissima giornata.

Ci siamo infine salutati, ringraziando le nostre suore per averci dato la possibilità di trascorrere dei momenti così belli e siamo ritornati a casa con nel cuore la speranza di poter ripetere ancora un’esperienza come questa appena vissuta.

Miriam