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INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA

Pubblicato il: sabato 26 Febbraio 2022

Madre Carla “Donna del Sì”

20 febbraio 2022

Casa Madre – Vermicino

Domenica 20 febbraio 2022, nella sala sottostante alla Cappella di Casa Madre delle Suore Missionarie dell’Incarnazione, a Vermicino, alla presenza di Sua Eminenza, Cardinale Marcello Semeraro è stata inaugurata la mostra fotografica “Donna del sì” dedicata a Madre Carla, per commemorare i cento anni della sua nascita e i cinquant’anni della Fondazione della Congregazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione. L’inaugurazione è stata preceduta dalla celebrazione eucaristica, celebrata da don Luis Munoz Cortes, Parroco della Parrocchia “Sacri Cuori di Gesù e Maria” di Vermicino, che ha reso grazie al Signore per il dono di Madre Carla insieme alla Comunità, nella Cappella dove riposano le spoglie mortali della fondatrice.

Il Cardinale Marcello Semeraro ha dato luogo al suggestivo taglio del nastro, per contrassegnare la transizione dall’idea della mostra al lavoro finito, per arrivare ad immergersi in modo tangibile nel vero scopo del progetto.

I primi ad entrare nel “mondo di madre Carla” allestito con innumerevoli foto e oggetti a lei appartenuti, sono stati Sua Eminenza il Cardinale Marcello Semeraro insieme a Madre Carmela Cataldo, Superiora generale e Madre Anna Piu, compagna fedele, tra le prime che hanno seguito Madre Carla, e fortemente voluto questa esposizione.

Le SMI hanno avuto l’onore di ricevere anche Mons. Marco Mellino, Segretario del Consiglio dei Cardinali e Mons. Lucio Adrian Ruiz, Segretario del Dicastero per le Comunicazioni, giunti per visitare la mostra.

Hanno fatto seguito un folto gruppo di partecipanti, in vario modo legati alla figura della Madre, al Carisma e alle sue opere.

Entrando nella mostra, è stato presentato per la prima volta l’inno dedicato a Madre Carla, momento emozionante, ricco di solennità, gratitudine e amore filiale verso una donna, che in umiltà e semplicità è riuscita a fare grandi le piccole cose.

Ad accogliere il visitatore un totem, multi sfaccettato come molte sono le sfaccettature del Carisma stesso, costruito in modo tridimensionale con foto che raccontano il Carisma delle Suore Missionarie dell’Incarnazione, che rappresenta la prima tappa della mostra, cui subito dopo fanno seguito alcune foto di donne, di suore che hanno seguito il soffio del Carisma, dalle novizie alle prime suore strette intorno a Carla Borgheri, cuore pulsante di questa intuizione: farsi strumento per trasmettere l’Amore di Dio padre ai più piccoli. Questo gruppo di foto costituisce la seconda tappa che apre la strada alla manifestazione della capacità di Madre Carla di portare l’Amore di Dio fino ai confini della Terra.

Nella terza tappa questa sua capacità è ben rappresentata iconicamente da un planisfero, i cui contorni vengono delineati da fili blu, che si staglia sulla parete centrale, agli occhi dei visitatori: da Roma partono numerosi fili rossi che mettono in connessione lo sguardo del visitatore con le Missioni volute da Madre Carla, rappresentate con scatti di vita vissuta durante il suo permanere in quei luoghi di missione, luoghi di testimonianza e di incarnazione.

Di fronte all’opera di Madre Carla è rappresentata la sua vita, dalla nascita sulla terrena alla nascita al cielo, attraverso attimi della sua vita di bimba in fasce, di giovinetta in cerca del senso del suo vivere, di donna, di madre.

Tra i pannelli che illustrano la sua vita è possibile ammirare alcuni oggetti appartenuti a Madre Carla: dalle fasce nelle quali era avvolta quando era solo Cleo Borgheri, alle sue amate conchiglie, al suo crocifisso, fedele compagno di viaggio come i sandali utilizzati dalla madre per percorrere le strade delle sue missioni, fino ad arrivare alla cinepresa.

Una mostra che ha voluto mettere in luce l’opera della madre, attraverso i frutti che ancora oggi continuano a maturare, mantenendo uno sguardo costante all’umanità di questa donna, che ha sempre cercato di porsi come umile strumento nelle mani di una Volontà superiore, senza mai prendersi il merito di avere almeno docilmente detto Sì a questo progetto.

Progetto voluto da Lui, realizzato per mezzo di lei, e delle sue sorelle che continuano la sua opera, rispondendo coraggiosamente e amorevolmente ancora Sì.

La Mostra voluta dalle Suore Missionarie dell’Incarnazione, è stata realizzata dalla stretta collaborazione tra la passione di Sr. Loreda Spagnolo e la professionalità di Mirco Murgia, il contributo di Madre Anna Piu, Sr. Carmela Cataldo e di alcune sorelle.

A tutti un sentito ringraziamento da parte di tutte le sorelle della Congregazione. Si augura che questa Mostra possa essere un mezzo per far conoscere sempre più Madre Carla, un modello di vita cristiana, una vita spesa per la gloria di Dio e il bene dei fratelli.

                                                                                                                                      Redazione

Donna del Sì. Madre Carla Borgheri, Mostra fotografica

Pubblicato il: sabato 19 Febbraio 2022

Italia, Costa d’avorio, India, Albania, Filippine, Vietnam terre di missioni, luoghi di incontro dell’incarnazione dell’Amore di Dio, attraverso l’operato delle Suore Missionarie dell’Incarnazione.

Centinaia di sorrisi donati, sostegno nelle case di cura, conforto ai malati, educazione ed istruzione nelle scuole, annuncio nelle parrocchie: luoghi dove l’opera di madre Carla continua e si rinnova grazie al dono della sua vocazione, grazie allo Spirito che ha suggerito il suo Carisma, che innamora e fa sbocciare nuove vocazioni, nuove donne e uomini che incarnano l’amore di Dio.

L’Incarnazione delle SMI vede le sue origini nella vita di una donna, nella nascita di una bambina che 100 anni fa è venuta al mondo per farsi strumento del più grande Amore verso i più piccoli.

Il 17 Febbraio 1922 nasceva una bambina che ben presto manifestò la sua tenacia e la sua forza nell’affrontare le difficoltà che la vita le propose precocemente: Cleo Borgheri.

Proprio attraverso le difficoltà è avvenuto il suo incontro con Dio, suscitando in lei il desiderio della contemplazione della parola e il dono della sua vita all’altro, donando al mondo madre Carla.

È proprio attraverso il mistero dell’Incarnazione che prende forma il suo progetto d’amore, ricevuto da Dio, da condividere con le persone che aveva accanto.

Allo stesso modo il progetto di questa mostra nasce dal desiderio di condividere l’amore e gli insegnamenti ricevuti da madre Carla, attraverso attimi di vita vissuta, condivisa nelle comunità, case di accoglienza da lei aperte, condivise con innumerevoli missioni realizzate per portare ai confini del mondo l’amore di Dio per le sue creature.

Queste foto raccontano la vita di una donna che ha saputo nutrirsi della Parola del Padre e trasformarsi in strumento umile e disponibile per consegnare l’amore ricevuto a chi ancora non l’ha conosciuto.

Con lo stesso desiderio le SMI hanno desiderato questa mostra per far conoscere una donna che ha messo in moto un continuo inesauribile circolo d’amore ricevuto, che si trasforma in amore incarnato, che dona senza sosta al prossimo.

È in questo modo che l’opera di madre Carla giunge fino a noi, e oltre noi continuerà, in quel movimento virtuoso di amore ricevuto che si trasforma in amore donato

Questa mostra si pone al servizio di quell’opera grandiosa e misteriosa che ha guidato l’operato di madre Carla, nella realizzazione delle innumerevoli opere di misericordia e provvidenza, che oggi si rinnovano grazie a quel Sì che con generosità hanno detto le SMI insieme alla loro madre fondatrice.

Questa istallazione nasce dall’idea di chi l’ha fortemente desiderata, dalle mani di chi l’ha progettata, dalle professionalità di chi ha contribuito alla realizzazione di questo progetto, grazie alle opere di carità provvidenza che hanno permesso la sua realizzazione.

                                                                                                                                                                  Elisabetta Valeri

Visita virtuale alla mostra fotografica ” Donna del Sì”. Madre Carla Borgheri

Virtual visit to the photographic exhibition of Mother Carla Borgheri, “Donna del sì”.

Madre Carla – Una Perla di Dio

Pubblicato il: giovedì 17 Febbraio 2022

Abbiamo conosciuto le Suore Missionarie dell’Incarnazione nel 2008, quando sono venute nella nostra parrocchia dello Spirito Santo di Su Planu (CA) in occasione della Missione cittadina.

È nata subito un’amicizia tra loro, noi ed anche don Salvatore Scalas. In questi anni l’amicizia è cresciuta pian piano. Il grande desiderio di don Salvatore era che loro facessero sempre parte della nostra comunità.

Dopo la sua morte, questo desiderio si è avverato e dall’ottobre 2018 due suore sono presenti nella nostra comunità. È un grande dono!

Le suore sono molto gentili, sempre sorridenti ed è piacevole collaborare con loro nelle varie attività parrocchiali come la catechesi, il gruppo Caritas, l’oratorio e il coro.

Un giorno ci hanno regalato il libro sulla vita di Madre Carla e con curiosità abbiamo iniziato a leggerlo e in questo ultimo anno abbiamo conosciuto alcune suore che hanno vissuto con Madre Carla e ci hanno trasmesso l’esperienza diretta che hanno vissuto con lei e raccontando la testimonianza di fede nella vita e nella sua quotidianità.

Questi giorni, sfogliando la biografia di Madre Carla sono rimasta attratta dal suo motto: “contemplazione e azione; allo stesso tempo, una donna pienamente appassionata dell’uomo”.

Nella sua esistenza terrena, Madre Carla era molto umile, laboriosa, faceva grandi sacrifici, nonostante fosse la fondatrice. Aveva una grande sensibilità verso gli ammalati, gli anziani, i bisognosi.

In occasione del centesimo anniversario della nascita di Madre Carla ci siamo soffermati sui suoi libri e ci ha colpito come amasse le missioni. “Come un sasso gettato in acqua spande la forza d’urto in cerchi concentrici sempre più distanti, così l’amore da voi vissuto nella quotidianità possa spandersi in cerchi sempre più vasti, fino a raggiungere i fratelli lontani”. L’amore di Dio e questo forte spirito missionario spinsero Madre Carla ad andare in terre lontane per fondare nuove missioni in Italia, in India, Costa d’Avorio, Albania, Filippine e Vietnam. Essendo una donna che amava non solo scoprire nuove culture, ma anche immergersi dentro di esse, per lei era importante conoscere la lingua dello stato dove si svolge la missione per poter entrare in relazione col popolo locale e testimoniare meglio Gesù.

Le sorelle della missione nella nostra comunità, inoltre, ci hanno anche raccontato com’era Madre Carla nella sua vita quotidiana. Ci hanno raccontato che era amante della natura e quando usciva in giardino guardava con ammirazione ogni cosa: dal semplice filo d’erba ad un albero fiorito. Diceva: “Tutto è opera di Dio. Contemplando la natura, attraverso il creato si arriva al Creatore”; amava anche gli animali e aveva un cagnolino, chiamato Nerone, che portava sempre con sé.

Le sorelle della nostra comunità ci hanno anche raccontato della loro quotidianità con Madre Carla, di come trascorreva le giornate sempre con loro e parlando con l’amore di una mamma e trasmettendo i suoi insegnamenti ed i suoi pensieri. Amava fare delle gite tutti insieme con le consorelle, al mare, come in campagna. Era una donna di grande preghiera e grazie ai suoi grandi stimoli culturali desiderava che le figlie delle sue missioni dessero molta importanza anche ai più moderni mezzi di comunicazione, che riteneva utili per divulgare la parola di Dio.

Madre Carla viaggiava molto per portare la lieta notizia, andava nelle missioni fino all’anno prima di morire, il 20 Settembre 2006. Nonostante fosse rimasta invalida, a seguito di una caduta mentre era in Africa, dal letto di dolore continuava a desiderare di raggiungere i confini della Terra. Diceva: “Ora non posso. Sarete voi a farlo anche per me.”

Le sue ultime parole furono: “Vivete nella carità e nell’umiltà verso tutti. Siate portatrici e testimoni dell’amore di Dio”.

La vita vissuta da Madre Carla, la sua semplicità, umiltà, disponibilità al servizio, il desiderio di conoscere cose nuove e soprattutto il suo sorriso li vediamo in tutte le suore che abbiamo conosciuto nella nostra comunità.

Noi siamo grati al Signore per averci dato l’opportunità di conoscere Madre Carla, la sua essenza e il suo spirito missionario, che ci vengono trasmessi ogni giorno dalle sue figlie presenti nella nostra comunità.

Famiglia Siragusa

Ricorrenza del centenario della nascita di Madre Carla

Pubblicato il: giovedì 17 Febbraio 2022

Il 17 febbraio 2022 è una data memorabile per la nostra Congregazione, perché ricordiamo il Centenario della nascita di Madre Carla Borgheri, fondatrice delle Suore Missionarie dell’Incarnazione e dei Padri Missionari dell’Incarnazione.

Ripercorrendo le tappe della vita di Madre Carla ci si inoltra in un percorso difficile irto di ostacoli, poiché ella, nonostante le sofferenze e la malattia, ha saputo remare la “barca della sua vita” mantenendo ritta la rotta e andare lontano. Una volta conquistata dall’amore di Dio e dalla Sua misericordia, Madre Carla si è lasciata guidare in piena docilità e disponibilità da tutto ciò che lo Spirito Santo le suggeriva, come la Vergine di Nazareth, consegnando con fiducia il suo “Sì” al Padre.

La fondazione della Famiglia religiosa delle Suore Missionarie dell’Incarnazione (1961) e dei Padri Missionari dell’Incarnazione (1994) sono frutto del suo “Sì” alla volontà di Dio. L’unico obiettivo della sua vita era quello di fare la volontà divina. La mano del Signore e la Sua provvidenza hanno sempre guidato i suoi passi.

Madre Carla ha sempre prediletto i piccoli, i poveri e gli ultimi, a imitazione di Gesù Verbo Incarnato, che non è venuto per essere servito, ma per servire. La carità ha occupato il primo posto nella sua vita. La passione per Dio e per l’uomo è stato il motore che ha spinto ogni sua iniziativa.  E’ stata una grande Missionaria, portatrice e annunciatrice dell’amore, in lei ardeva la sete di far conoscere il mistero del Verbo fatto carne al mondo intero.

Tutti i suoi viaggi missionari, a volte fatti nel disagio e precarietà, li viveva con serenità e gioia interiore che trasparivano nel suo indimenticabile sorriso.

Oggi noi sue Figlie e Figli siamo eredi di tutta la ricchezza spirituale che lei ci ha lasciato ed è per questo che sentiamo la responsabilità e la gioia di farla conoscere e condividerla con tutta l’umanità.

Il 19 Febbraio celebreremo una Santa Messa nella Cattedrale di Frascati alle ore 19,00 presieduta da sua Eccellenza Mons. Raffaello Martinelli, per esprimere la nostra gratitudine al Signore per il dono della vita di Madre Carla.

“Avere fede non significa non avere momenti difficili,

ma avere la forza di affrontarli sapendo che non si è soli.”

      ( Papa Francesco)

                                                                                                                              Sr. Assumpta Ezhumuri SMI

I dieci anni della Onlus: Caritas Testimonium Servitium

Pubblicato il: venerdì 24 Dicembre 2021

Con la gioia nel cuore e con tanta gratitudine verso Dio e verso i fratelli vogliamo condividere l’evento che abbiamo organizzato per ringraziare i nostri cari amici dell’Associazione Onlus Caritas Testimonium Servitium nella ricorrenza della celebrazione dei 10 anni del loro operato ed il cui nome può essere spiegato con le parole: amore, testimonianza e servizio, ovvero testimoni dell’immenso amore di Dio che umilmente si pongono al servizio dei più deboli e dei più bisognosi. L’evento si è svolto il 28 novembre scorso, prima domenica di Avvento, tempo di attesa gioiosa e di speranza, di preparazione per accogliere la nascita di Gesù, che viene e cerca alloggio nei nostri cuori.

Il pomeriggio ha avuto inizio con la presentazione dei nuovi associati, seguita dalla celebrazione  della Santa Messa di ringraziamento officiata da Don Enzo Prato, parroco di Vasanello, che ha consegnato ai 5 soci fondatori il Mandato Missionario, la Croce ed il Vangelo. Dopo la Santa Messa, Don Enzo ha offerto a tutti i presenti una coinvolgente riflessione sull’Incarnazione, tratta dal prologo di Giovanni.

La serata è proseguita con la condivisione dell’operato svolto dall’associazione in questi 10 anni. La Provvidenza, sempre presente tra noi, ha voluto che si realizzassero alcuni micro progetti in Africa, India e nelle Filippine. L’Associazione, formata da pochissime persone ricche di tanta buona volontà, lavora instancabilmente; attraverso vari eventi, per citarne qualcuno: concerti con la Banda dei Carabinieri, con la Corale Tuscolana e il Coro polifonico “Carissimi”, commedie teatrali, cene di solidarietà, mercatini, bomboniere solidali ecc., sono stati realizzati due chilometri di tubazione per portare l’acquedotto all’orfanotrofio e alle famiglie del villaggio di Tabou (Costa D’Avorio), la costruzione di una sala polivalente a Lipa (Filippine), l’acquisto di un terreno in Assam nel nord dell’India, il sostegno a diverse famiglie disagiate, studenti e bambini, adozioni a distanza.

La proiezione dei video di ringraziamento, giunti dalle diverse comunità di ogni parte del mondo, è stata motivo di commozione per tutti i presenti. A conclusione dei ringraziamenti, è intervenuta anche la Madre generale che, dopo aver ringraziato tutta l’assemblea ed in particolare i fondatori dell’associazione, ha esortato i nuovi soci ad una collaborazione attiva. La serata si è conclusa con colorati momenti di festa: le suore indiane, africane e vietnamite hanno danzato balli tipici, indossando costumi tradizionali dei propri paesi.

Da questo evento emerge una profonda riflessione che ci esorta a lasciare spazio alla solidarietà, alla gratitudine e ad  abituarci ad apprezzare quotidianamente quello che la vita ci offre.

Solo così saremo sicuri di aver vissuto appieno!

 Le SMI

 

Festa di San Martino per i bambini della scuola dell’infanzia: tempo di condivisione e di allegria

Pubblicato il: sabato 13 Novembre 2021

Le feste e le ricorrenze che si susseguono durante l’anno scolastico per i nostri bambini sono sempre occasioni di scoperte e nuove conoscenze che danno l’opportunità di vivere con consapevolezza momenti e avvenimenti della loro vita, di conoscere tradizioni e usanze della nostra cultura. Com’è consuetudine, anche quest’anno la festa di San Martino è stata rispettata e rinnovata all’interno dell’accogliente cortile della scuola paritaria “Sacro Suore” di Salice Salentino (LE),

dove le nostre suore hanno arrostito e servito le caldarroste in un’atmosfera allegra e spensierata per tutti i bambini e per le rappresentanti dei genitori presenti. L’occasione è servita anche per portare i piccoli a visitare il giardino esterno, a raccogliere le foglie cadute e apprezzare la bellezza dei suoi colori caldi e dei suoi frutti succosi.

Pierpaola D.

 

 

Galleria fotografica salice Salentino

Fotogrammi della mia giovinezza tra…ricordi ed emozioni

Pubblicato il: sabato 25 Settembre 2021

La vita è fatta di emozioni e pensieri, ma i ricordi sono sicuramente la parte più preziosa che abbiamo e vanno custoditi nei meandri della nostra memoria.

Tutti abbiamo dei ricordi e, belli o brutti che siano, sono ciò che costituisce il nostro passato, ci aiutano ad affrontare al meglio il nostro presente e il nostro futuro…ma la cosa bella dei ricordi di vita è che possiamo condividerli con le persone che amiamo di più e che hanno fatto parte di quel momento passato.

Vivere di ricordi è bellissimo ed è per questo che ho raccolto alcune foto che vorrei commentare con voi con la convinzione che così come la scrittura è un tentativo di preservare la memoria, lo scatto fotografico è la possibilità di rendere immortale un attimo. Ciò che dobbiamo tenerci stretti, infatti, non sono solo i ricordi del passato, ma la persona che siamo diventati grazie alle nostre esperienze, perché ciò che conta è quello che siamo adesso. E proprio la strada dei ricordi mi porta a contemplare principalmente quei momenti ricchi di calore, di brividi e di emozioni che ho vissuto quando ho conosciuto Madre Carla; paesaggi, scorci di strade, stanze, oggetti, parole, insegnamenti che rendono vivo il ricordo di colei che c’è sempre stata ogni qualvolta avessi avuto bisogno di un consiglio, di un monito, di una strada da percorrere, di un obiettivo da raggiungere o di un sogno da realizzare. Sono questi i fotogrammi che mi riportano a lei, come se fosse ancora qui con me, con la sensazione che non mi ha mai lasciata e con un’emozione grandissima che nessuna penna al mondo potrebbe descrivere; se la mia vita odierna ha un senso ed è ricca di valori e di persone che mi vogliono bene lo devo anche a quell’esperienza profonda vissuta al fianco di Madre Carla.

Ebbene sì, proprio qualche settimana fa, e precisamente il 19 agosto, il recarmi dopo 21 anni nelle comunità di Frascati e Vermicino, nei luoghi della mia prima giovinezza, ha fatto riaffiorare una miriade di ricordi ed ho vissuto un turbinio di emozioni che hanno toccato profondamente il mio vissuto e che ora mi è difficile raccontare. Sono partita da Lecce e al mio arrivo mi hanno accolta a braccia aperte Madre Anna e Madre Carmela, ho vissuto assieme alle suore momenti di allegria e di relax con “laboratori creativi” e, poi, il raccoglimento e la preghiera davanti alla tomba di Madre Carla… che dirvi di quei momenti, lì, davanti alla tomba di colei che mi ha regalato il suo sorriso, ha corretto i miei errori, ha educato il mio spirito, ha protetto il mio cammino e, con la sua dolce mano mi ha dato sicurezza…come spiegare con le parole ciò che ho provato? Come affermò Dante Alighieri nel suo capolavoro “non si poria per verba”. Alle suore più giovani, nei 5 giorni della mia permanenza, ho raccontato la mia esperienza accanto a Madre Carla il che ha permesso loro di sapere chi fosse stata per me e quanto grande sia stato il suo carisma. Potrei ancora scrivere fiumi di parole, ma lascio ora la parola alle immagini…saranno loro a continuare a raccontarvi di me.

Tutto è ancora lì, come se il tempo si fosse fermato ed è ancora tutto magico come prima; i ricordi saranno sempre parte piacevole del presente, perché pur cambiando i luoghi, le generazioni, le persone, siamo noi, con il nostro cuore, a dare un senso a quegli spazi e a quelle persone ed è allora che si vive la meravigliosa esperienza di quegli attimi di vita che chiamiamo emozioni.

Novoli, 25 settembre 2021                                                                             Anna Maria Pulli

In ricordo del 15.mo anniversario della morte di Madre Carla Borgheri

Pubblicato il: sabato 18 Settembre 2021

Lunedì ricorrerà il quindicesimo anniversario della morte di Madre Carla Borgheri, fondatrice della nostra Congregazione Suore Missionarie dell’Incarnazione e Padri Missionari dell’Incarnazione.

Era, infatti, il 20 settembre 2006 quando a mezzogiorno, mentre recitavamo, intorno al suo letto, l’Angelus Domini, Lei passava da questo mondo per andare incontro al suo Signore.

Siamo grati al Signore per il dono della sua vita e di tutte le meraviglie che il Signore ha operato attraverso la sua docile ed umile obbedienza al progetto di Dio, per il bene dei tanti fratelli e sorelle nelle varie parti del mondo.

Nelle difficili circostanze di pandemia e di problematiche del mondo che siamo chiamate a vivere, chiediamo al Signore una coscienza vigile e grata del dono ricevuto nell’incontro con il carisma di Madre Carla, per servire sempre meglio la Chiesa, riconoscendo che ogni istante da noi vissuto è abitato dal Verbo Incarnato e da Lui redento, perciò non c’è niente di inutile e tutto è segno dell’amore di Dio. Come affermava Madre Carla: “Crediamo che il bene e l’amore di Dio vinceranno sul male, però è vero che oggi siamo noi che dobbiamo divenire armi di virtù nelle mani di Dio. Dio vincerà, il male è stato vinto da Gesù sulla Croce, ma i giusti di ogni secolo devono sempre fare la loro parte. Cerchiamo di essere tra i santi figli di Dio, diveniamo seme fecondo di crescita per le anime, per la Chiesa”.

Se saremo fedeli alla grazia che ci ha raggiunti attraverso il carisma di Madre Carla, potremo essere “braccia, mani, piedi, mente e cuore di una Chiesa in uscita” (Papa Francesco), per essere nel mondo portatrici di speranza e testimoni dell’amore. Solo questa novità può essere credibile oggi!

Il 20 settembre sarà celebrata in suo suffragio la S. Messa in tutte le parti del mondo in cui sono presenti le Suore Missionarie dell’Incarnazione e i Padri Missionari dell’Incarnazione.

A Vermicino sarà celebrata la S. Messa alle ore 18.00 nella Cappella di Casa Madre, dove è presente la tomba di Madre Carla.

La celebrazione del 15° anniversario del Suo ingresso nell’eternità, Le sia di suffragio e diventi per noi sprone per continuare il cammino sulle sue orme.

                                                                                                                                     Il Consiglio generale SMI

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GALLERIA FOTO DELLA CELEBRAZIONE

Alida Cuiuli Pizzicaroli, una stella che ora brilla in Cielo

Pubblicato il: domenica 29 Agosto 2021

Cara Alida, amica e maestra, è difficile trovare le giuste parole per la tua improvvisa scomparsa, ma esse restano l’unico veicolo per far sentire la nostra vicinanza alla tua famiglia e soprattutto un gesto di affetto immediato nei tuoi confronti.
Sei stata una donna, una madre, una nonna e un insegnante esemplare, sempre pronta ad educare con l’esempio e con la testimonianza di vita. Questo nostro pensiero, nei tuoi riguardi, arrivi fin lassù sotto forma di carezze, abbracci, attestati d’amore e di stima, nella speranza che possa alleviare il senso di vuoto che hai lasciato.
Appena diplomata hai accolto senza esitazione l’invito di madre Carla, con la quale avevi costruito un legame speciale, a collaborare alla formazione delle giovani Suore, e hai donato alla nostra Famiglia religiosa disponibilità, sapere, conoscenze e veri valori della vita. Ti sei dedicata insieme al primo nucleo di Suore all’istruzione degli adulti del quartiere di Vermicino con l’impegno di sostenere famiglie in difficoltà. Quante gioie e fatiche hai condiviso della nostra nascente Congregazione, quanti beni disinteressati hai elargito a tante generazioni!

Alida con le giovani aspiranti

Ora preghiamo Dio che dia la forza al tuo Giuseppe, ai tuoi figli Andrea e Chiara, agli amati nipotini di superare questo momento sapendo il grande amore che vi univa. Forse il tempo lenirà il dolore e aiuterà tutte noi ad andare avanti ma il vivo ricordo di una persona speciale, quale eri, ci accompagnerà per sempre.
Chi ama non conosce morte perché l’amore fa rinascere la vita nella divinità. Sei sempre viva nei nostri cuori… sarai ovunque noi siamo e continuerai ad avere un posto speciale nella nostra Famiglia insieme a madre Carla.
Con stima, affetto e riconoscenza

Madre Anna Piu e tutte le Suore Missionarie dell’Incarnazione

Quando una sera di giugno diventa un albero della vita

Pubblicato il: sabato 10 Luglio 2021

Il 22 giugno 2021, appena arrivato un pò di fresco nella calura estiva che sta caratterizzando questi giorni, si è tenuto un evento in un paesino sperduto del tacco d’Italia: Salice Salentino.

E’ proprio nella città del vino doc che un gruppo di bambini e bambine si sono esibiti nei giardini dell’Asilo Sacro Cuore per salutare le suore che li hanno accompagnati nel triennio della scuola dell’infanzia.

Una tappa importante per i piccoli che hanno ballato, cantato ed espresso alle loro guide, spirituali e scolastiche, tutta la loro gratitudine ed il loro amore.

Lacrime di emozione hanno solcato i volti dei genitori alla vista dell’espressione di tanta bellezza e di tanto amore.

Percepibile la consapevolezza che i loro bambini, arrivati a scuola piccoli ed insicuri, sono oramai divenuti “giovanotti e giovanotte” pronte ad intraprendere l’importante tappa della scuola primaria.

Presente alla serata anche Don Massimo Alemanno, parroco della Parrocchia Santa Maria Assunta che ha salutato ai più piccoli incoraggiandoli per il nuovo percorso che intraprenderanno a settembre e per ricordare ai presenti che a breve si festeggerà la Festa della Madonna della Visitazione, importante appuntamento per la comunità salicese.

Durante la serata l’esibizione dell’artista Ruggero Palazzo che con il sax ha suonato il “sacro e il profano” fra un cambio d’abito e l’altro.

L’affetto che lega i genitori alle suore è palpabile: si nota dagli sguardi pieni di gratitudine e complicità scambiati durante la serata.

Una mamma, che poetessa per un giorno ha messo nero su bianco le proprie emozioni, ha donato alle suore questa magnifica poesia.

Un semplice grazie

Il mio piccolo tesoro
Non lo avevo mai lasciato
Ma alle vostre mani d’oro
Con fiducia ho consegnato.
Mi ricordo il primo giorno
Quando dissi: Presto, è ora!
Egli tutto vide intorno
il sorriso della suora.
Ora gli anni son passati,
quel che inizia ha poi la fine:
Quei bambini a voi affidati
sono ometti e signorine.
Con immensa commozione
Un bacione meritate
Anche se la situazione
Ci ha voluto distanziate.
Ora ci saluteremo
Qualche lacrima può uscire
Ma per voi sempre avremo
Un affetto a non finire

La serata si è conclusa con il ringraziamento che segue dedicato alle amate suore da parte dei genitori.

Oggi termina uno dei percorsi più importanti della vita dei nostri bambini.  Sono arrivati qui da voi timorosi, insicuri, con gli occhi pieni di lacrime (loro eh!) ma voi avete saputo prenderli per mano, avete saputo dare la carezza nel momento giusto, avete saputo tranquillizzarli e rallegrarli.
Con voi hanno superato tutte le paure e le insicurezze dei primi giorni e sono cresciuti giorno dopo giorno. Hanno fatto di voi parte della propria famiglia. E così abbiamo fatto anche per noi genitori.
Grazie perché ci avete fatti sentire sempre a casa, amati, capiti e felici con il vostro modo di essere estremamente discrete ed estremamente amorevoli.
Siete sempre state presenti con la parola di conforto e la battuta per far sorridere. Sono stati anni difficili, gli ultimi due, a causa di questo virus ma la vostra vicinanza è stata costante e presente, SEMPRE!
Vogliamo ringraziarvi, care suore, perché avete saputo insegnare ai nostri piccoli lo stare insieme nel rispetto del prossimo ed il grande dono dell’amicizia, grazie per la disponibilità e la pazienza che da sempre avete manifestato. Non avremmo potuto scegliere niente di meglio per i nostri bambini, siete il percorso più bello che poteva capitare sul loro cammino. Vi saremo sempre grati per tutto ciò che avete fatto in questi anni.

Insomma, una serata ricca di emozioni, d’affetto e d’amore che il Signore ci ha voluto donare.

E quando il pensiero ripercorrerà il ricordo di quella sera di giugno,  ritornerà nei presenti la consapevolezza che la magia della presenza delle nostre suore ha saputo trasformare la tristezza di fine percorso nella gioia di un futuro ritrovato, fatto di sogni e speranza che solo loro potevano dare ai genitori e ai piccoli.

Crescere all’ombra dell’albero della vita delle nostre amate suore sarà un onore che caratterizzerà le famiglie per sempre.

Un grazie alle suore per tutto ciò che sono riuscite ad essere per tutti noi con la loro fondamentale presenza.