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Un giorno significativo per ricordare Madre Carla

Pubblicato il: mercoledì 26 Ottobre 2022

Domenica 23 settembre, giornata mondiale missionaria – quale giornata migliore per ricordare Madre Carla nel centenario della sua nascita. Fondatrice delle Suore Missionarie dell’Incarnazione, sua splendida famiglia dove ti senti sempre accolto, in qualsiasi momento, e abbracciato da caldi sorrisi.

La celebrazione di domenica è stata molto semplice, ma nella sua semplicità, molto emozionante. L’adorazione con un canto asiatico, dopo la consacrazione è stato di sicuro il momento più toccante. Le Suore Missionarie dell’Incarnazione vivono il loro spirito missionario già dalle persone che incontrano giornalmente lungo il loro cammino. Personalmente ringrazio il Signore per averle incontrate e prego perché dia sempre loro una grande forza e un grande sorriso per vivere appieno la “MISSIONARIETÀ”

                                                                                                                                                                         Barbara Gori

Madre Carla, una Missionaria dei nostri tempi

Pubblicato il: domenica 23 Ottobre 2022

Oggi Giornata missionaria mondiale, è stata una bellissima Eucarestia celebrata a Capocroce, in cui abbiamo ricordato l’importanza della Missione di cui le Suore dell’Incarnazione sono testimoni! La loro esperienza di carità, semplicità e di fede ha riscaldato i nostri Cuori. I giovani dell’Oratorio sono rimasti molto colpiti dalla loro testimonianza e dal ricordo di Madre Carla Borgheri, loro fondatrice che oggi abbiamo commemorato 100 anni dalla sua nascita.
Grazie per tutto quello che fate per la nostra comunità e per tutti noi!
Che Dio vi benedica!
I giovani dell’Oratorio di Capocroce

SALICE RICORDA MADRE CARLA

Pubblicato il: giovedì 6 Ottobre 2022

Un cammino verso la santità

Il momento tanto atteso è stato fortemente vissuto: l’intitolazione della piazza a Madre Carla rappresenta sia il punto di arrivo di una Comunità riconoscente, che ha organizzato con devozione l’intero evento, nonché un ulteriore passo verso un processo di beatificazione e canonizzazione cui guardano con fede e speranza tutti coloro che l’hanno conosciuta. Un cammino irto e difficile, come la strada del Calvario, cui era dedicata la piazza che ora, per la toponomastica, è divenuta Largo Madre Carla Borgheri. Ed è al Calvario, quale luogo che, nell’umana memoria, rappresenta il dolore e la sofferenza patiti dal Dio fatto uomo, a cui ha sempre guardato Madre Carla, tanto da farle scrivere: “Cosa importa se la strada per giungere alla Resurrezione è il Calvario. Anche Esso può divenire dolce se lo saliamo insieme a Gesù”. Per Crucem ad Lucem, come ha recentemente ricordato il Papa emerito, Benedetto XVI, in un suo libro sulla Pasqua. E nella serata di domenica 2 ottobre 2022, l’intera comunità di Salice ha voluto illuminare il ricordo di Madre Carla con musiche, poesie, testimonianze…, e ciò con la testimonianza di chi ha fatto della sua vita un cammino verso la santità.

                                                                                                                                                              Anna Maria P.

MARIA, UNA FOLATA D’ARIA FRESCA SUL DESTINO DEL MONDO

Pubblicato il: venerdì 19 Agosto 2022

“Girovaghi” per quattro giorni

Non siamo stati in processione dietro una statua, più o meno bella, più o meno grande.

Dopo due anni, siamo ri-tornati nelle strade, in spiaggia, in riva al mare, accompagnati dall’eterno movimento delle sue onde che sostenevano il nostro procedere.

Siamo ri-tornati con e tra la gente per narrare la grazia femminile e materna di Maria, Madre di Dio e dell’Umanità.

L’interruzione forzata del procedere nella nostra amata Torvaianica non ha significato la sospensione della relazione tra Lei, Madre sempre presente, la comunità cristiana e anche quella civile che si è sempre informata sulla possibilità di partecipare alla processione.

Impossibile interrompere un Amore e se non hai il coraggio di manifestarlo, con garbo e senza ostentazioni, forse, quell’Amore non lo meriti.

Siamo ri-tornati per ri-dire, girovagando, che Maria è Donna e Madre che ha deciso di schierarsi. Maria non è Donna e Madre neutrale, sceglie gli “Anawim”, i poveri del Signore. Si arruola dalla parte dei vinti, con squisito Amore e in totale Fedeltà al suo Dio e all’Umanità.

Maria è Betlemme, perché è ‘casa del pane di Dio’ per l’intera umanità, e il profumo del pane non si può nascondere.

Siamo ri-tornati perché Maria, fragranza di Dio, potesse spargersi in tutto il paese e tutti potessero riempirsi della sua inebriante, eterna presenza.

Siamo ri-tornati per pregare per tutti, per affidare tutti, credenti e non credenti, piccoli, giovani, adulti, anziani, sani e ammalati, indifferenti, presenti in strada, abbarbicati sui balconi,  chiusi in macchina o che hanno affollato, come ogni anno da sessant’anni, i chilometri percorsi sul bagnasciuga, attendendo il passaggio di Maria Donna e Madre di tutta l’umanità, che sia in pace o in guerra.

Maria, l’esempio della più bella “dilatazione cardiaca” che possa raggiungere la donna e l’uomo che amano Dio e i suoi figli.

Maria, “l’eccedenza amorosa” di Dio per la sua creatura.

In “scena” è ri-tornato tutto questo: ‘una folata d’aria fresca sul destino del mondo’, che parte da un piccolo paese e da una piccola, claudicante comunità, che trova ancora il coraggio di sognare Dio attraverso la contemplazione di Maria, Donna e Madre di tutti.

Allora ri-tornare può combaciare con ri-trovarsi a “Camminare Insieme”, con Lei, tra noi per avvertire il soffio d’aria fresca che raggiunge la pochezza di ciascuno. Il Suo soffio che ti fa intuire che sei “Insieme” agli altri e che il tuo cammino è sostenuto, condiviso e amato dalla tua comunità, fino a sentirti meno claudicante, meno solo.

Grazie a te Maria, Madre nostra, che hai scelto di stare stretta a noi in questo “girovagare”, palese metafora della nostra vita.

Fabrizio, diacono

 

MISSIONARIE DELL’INCARNAZIONE: MENO MALE CHE CI SONO

Pubblicato il: domenica 31 Luglio 2022

Le suore Missionarie dell’Incarnazione sono state fondate nel 1972 da Madre Carla Borgheri, a Vermicino, vicino Roma.

Il loro ministero, evidenziato dal titolo di appartenenza alla congregazione, è quello di una vita nutrita di spirito caritativo e apostolico, pertanto sono portatrici e testimoni dell’infinito amore di Dio per l’uomo.

Nella diocesi di Brindisi-Ostuni hanno fatto la loro provvidenziale comparsa, per volere dell’Arcivescovo, Mons. Settimio Todisco, nel 1992.

Col suo carisma di grande uomo di fede, Mons. Todisco aveva capito che i cittadini di Brindisi, in un periodo storico particolare, avevano bisogno di sperimentare la “carità” nel senso lato del termine, quella “carità” che si contraddistingue con l’amore, perché tutti noi esistiamo e siamo stati creati con un atto d’amore e proprio l’amore è in grado di far crescere ogni positiva virtù che, tra le altre qualità, indica nella misericordia divina il centro di tutto il genere umano.

A Brindisi, l’Arcivescovo Todisco, con lungimiranza e consumato intuito, suggerito dallo Spirito Santo, decise che le Suore Missionarie dell’incarnazione avessero dovuto trovare la loro visibile e lodevole attività di preghiera, prevalentemente presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli, decretata poi “Santuario” il 20 dicembre 1999.

Gli anni Novanta del trascorso secolo sono stati storicamente difficili, per vari motivi (sociali, lavorativi, occupazionali, politici, scolastici, ecc); nelle intenzioni di Mons. Todisco, le Missionarie dell’Incarnazione, in un momento cruciale, venivano chiamate e impegnate, per fare trovare una risposta alle sfide e alle urgenze che la nostra Città presentava, similmente a quelle di tutti gli altri Centri italiani.

Le disciplinate e serene suore, col loro esempio di vita dedicata alla “Adorazione” e alla preghiera, potevano e dovevano incarnare nella quotidianità la Buona Novella evangelica della “Parola fatta carne”.

E tutte le numerose suore che si sono avvicendate, nessuna esclusa, hanno sempre dato il meglio di se stesse.

Mai una supponenza, mai una delusione ai fedeli, ma sempre atti di generosità, di abnegazione e di continua preghiera.

Certo, in quella che fu la casa di San Lorenzo, non era possibile che accadesse diversamente.

Il nostro più illustre concittadino, anch’egli missionario, considerando Brindisi quale sua terra privilegiata di missione, ha girato lì Europa, diffondendo, anch’egli in tempi difficili, poiché gravidi di eresie, la verità evangelica e mariana, con umile spirito francescano.

Ed oggi è motivo di lieta sorpresa, per la comunità ecclesiale (e non solo) della nostra Città che il “Santuario degli Angeli” conservi, anche ai nostri giorni, l’Adorazione Eucaristica Permanente, grazie alle “suorine” Missionarie dell’Incarnazione.

Sicuramente, San Lorenzo si sarà impegnato a pregare e disporre, dal cielo, tale impagabile provvidenza.

Or sono trent’anni da quando le suore, ben inserite nella Comunità brindisina e operanti nelle varie chiese della Diocesi di Brindisi-Ostuni, nelle encomiabili e reverendissime persone di Mons. Settimio Todisco, di Mons. Rocco Talucci e di Mons. Domenico Caliandro, nella sua attuale persistenza alla guida della “Chiesa” di Brindisi-Ostuni, prestano proficuamente lo loro insostituibile opera.

A loro vada il sincero e grato ringraziamento dei fedeli brindisini, con un augurio: ad multos, multos annos, per la loro instancabile, diuturna “Adorazione” e preghiera di cui la città di Brindisi ne ha effettiva necessità e grande bisogno.

Antonio Caputo. Socio fondatore dell’associazione. S.Lorenzo  da Brindisi.

Galleria fotografica Brindisi

Il mio “sì”

Pubblicato il: domenica 3 Luglio 2022

“Guardiamo alla vita consacrata, come ad un incontro con Cristo!

Lui viene a noi e noi andiamo verso di Lui guidati dallo Spirito Santo”

(Papa Francesco).

Sono una ragazza vietnamita di 24 anni, cresciuta in una famiglia che mi ha educata secondo i princìpi della fede cristiana e questo non è affatto scontato in un paese in cui fino a pochi decenni fa imperversava la guerra e non si era liberi di professare la propria fede. Il Signore aveva un progetto su di me molto diverso da quello che immaginavo da bambina.

Nel luglio 2016, infatti, ho conosciuto la Congregazione delle Suore Missionarie dell’incarnazione e ho deciso di entrare a far parte della comunità di Ba Lua; sono stata attratta dalla loro missione ed ho intrapreso un bel cammino fatto di momenti di gioia ma anche di fatica.

Cristo mi ha chiamata alla vita consacrata e dall’esperienza intima con Lui; è scaturita una gioia immensa che ha riempito il mio cuore e mi ha resa davvero felice.

Ho cercato Dio con la fede, l’ho trovato nella speranza e l’ho conosciuto con l’amore. Con la sua grazia e con l’aiuto di altre persone che il Signore mi ha messo accanto ho sperimentato l’immensità dell’amore di Dio che mi ama di amore infinito e mi ha chiamata a vivere il mistero dell’Incarnazione.

Come diceva Madre Carla, Dio si è fatto carne per noi, solo per amore, tutto per amore. Sono pienamente consapevole che come ogni essere umano, anche un credente è immerso nelle fatiche e nei dolori quotidiani, ma a differenza di chi non crede il cristiano trova nella fede una lente che gli permette di vedere le cose sotto una luce nuova perché la fede non cambia il paesaggio, ma modifica lo sguardo dell’uomo. Sorreggere, ringraziare, perdonare, amare, sorridere, affidarsi non sono solo verbi, ma parole profonde che riempiono di senso il vocabolario della vita.

Essere religiosi e consacrarsi a Dio significa interrogarsi sul significato della nostra esistenza ed essere aperti alle risposte anche se esse ci scuotono profondamente.

Ho pronunciato il mio sì lo scorso 29 giugno in occasione della solennità di San Pietro e Paolo e sono pienamente consapevole che le persone consacrate sono segno tangibile di Dio nei diversi ambienti di vita, sono lievito per la crescita di una società giusta e fraterna, sono profezie di condivisione con i piccoli e con i poveri. Ecco allora che farò tutto il bene che posso con tutti i mezzi, in tutti i modi, in tutti i posti e per le persone che incontrerò finché potrò. Spenderò la mia vita donandola agli altri e rendendo a Dio la mia gratitudine infinita per avermi scelta.

Gesù fa di me uno strumento del tuo amore. Amen.

  Sr. Maria Pham Thi Huong

La chiusura del Mese mariano per le suore Missionarie dell’Incarnazione

Pubblicato il: venerdì 17 Giugno 2022

Per celebrare la chiusura del mese Mariano dedicato alla Madonna, le Suore Missionarie dellIncarnazione hanno aperto le porte della casa San Carlo Borromeo a Su Planu. La sera di domenica scorsa, Suor Mercy e Suor Cecilia hanno accolto i fedeli nel cortile, dove sono stati recitati i Misteri Gloriosi del Santo Rosario

Susanna Musanti 

Ultimo saluto alla carissima sorella Sr. Philomena

Pubblicato il: lunedì 13 Giugno 2022

Carissima suor Philomena,

Nonostante le elevate distanze geografiche che non permettono a tutti noi di essere presenti fisicamente, siamo qui uniti intorno a te nei modi più diversi, legato a te con i cuori e con le menti. Prima di concludere l’ultima eucarestia terrena, ti rivolgiamo il nostro saluto e il nostro grazie; lo facciamo a nome di tutte le Suore Missionarie dell’Incarnazione.

  • Grazie perché hai detto di sì al Signore che ti chiamava ed a lui ti sei affidata in maniera determinata, gioiosa e risoluta;
  • Grazie perché sei stata una consorella esemplare nella tua prontezza e generosità verso i bisogni della Congregazione e dei tanti fratelli e sorelle che ti hanno circondato;
  • Grazie per tutte le volte che con semplicità e amore hai costruito tra noi il regno di Dio.

Ci mancherai, suor Philomena:

ci mancherà il tuo sorriso, la tua gratitudine, la tua generosità, il tuo essere costantemente un’umile “serva del Signore”, la tua disponibilità verso l’obbedienza, nonostante la tua fragilità fisica.

Te ne vai così presto ma resta con noi l’esempio della tua vita, vissuta nella fedeltà verso le piccole cose di ogni giorno: la fedeltà alla vocazione, la carità verso tutti, ferma di volontà, il servizio generoso dato fino all’ultimo momento in cui hai avuto la forza di lottare su questa terra, la povertà, la semplicità, l’obbedienza e la grande pazienza. Hai sempre affrontato le difficoltà con tenacia e pregando incessantemente. Il Signore è fiero di te e lo siamo tutte noi tue sorelle.

Nel tuo stile inconfondibile sei sempre stata pronta: sulla tua bocca non è mai mancato il SI immediato rivolto al Signore – sia quando ti ha chiamato per la prima volta alla vita religiosa, sia quando ti ha convocato con sé al Paradiso ieri. La tua priorità è stata fare la volontà di Dio, sempre.

Ti sei presa cura di tanti fratelli e sorelle, hai caricato sulle tue spalle fragili le loro sofferenze anche quando sembrava difficile da accettare, concludevi con questo semplice ma devoto motto: “sia tutto per la gloria di Dio”.

Con la video chiamata, qualche minuto prima del tuo ultimo respiro, ci hai rassicurato sulla tua disponibilità di fare la volontà del Padre nella serenità e nella piena consapevolezza di quanto stava accadendo. Hai consolato e incoraggiato le tue consorelle e i tuoi familiari, specialmente la tua cara mamma: con le tue dolci maniere le hai sussurrato di stare tranquilla; hai raccomandato ai tuoi familiari di avere cura di lei (la povera mamma spezzata dal dolore) e di amarsi sempre l’un l’altro. I tuoi precetti rimarranno sempre nei nostri cuori: sei una fonte instancabile di affetto e ti sei sempre contraddistinta per l’inestimabile bontà. Hai servito con amore i bambini, i giovani, gli ammalati e gli anziani: per tutti c’era un posto speciale nel tuo cuore.

L’ultimo momento della tua vita è stato una sintesi di come hai vissuta la vita terrena nell’amore di Dio e dei fratelli per testimoniare il carisma dell’Incarnazione.

Suor Philomena, tu lasci nel cuore di ognuna di noi un modello di preghiera, di semplicità, di sacrificio, di dedizione, di obbedienza, di rispetto per l’Autorità, di carità e di gioia alla sequela del Verbo Incarnato, nonostante la stanchezza, la fragilità umana e la sofferenza fisica.

Siamo sicure che dal cielo continuerai a pregare per la tua amata Congregazione (specialmente per quelle più giovani, di ogni nazione e cultura), per le vocazioni future e per portare avanti con santità ed entusiasmo il carisma a noi affidato. E … avrai sempre, dal Paradiso, un occhio attento al benessere della tua amata famiglia nativa che ti ama ardentemente.

Oggi, il nostro desiderio, è quello di manifestarti l’affetto che nutriamo per te, nonostante il dolore per la tua dipartita, e la tanta fiducia che riserviamo nei tuoi confronti: a partire da questo momento sarai una dei nostri Angeli in cielo e ci rivolgeremo a te per ottenere la grazia della vita vera, in Cristo Verbo Incarnato.

Grazie suor Philomena, continua a esserci vicino e a sostenerci, insieme a Madre Carla e alle altre consorelle lassù, affinché noi in terra possiamo continuare a camminare secondo la volontà di Dio per la sua gloria e per il bene dell’umanità.

Un sentito grazie anche alla cara mamma, alle sorelle e al fratello che – come famiglia nativa – sono stati vicini a suor Philomena fino all’ultimo respiro, tenendola per mano. Un sentito ringraziamento lo rivolgiamo anche alle nostre consorelle che hanno sostenuto suor Philomena in questo periodo di grande prova. Restiamo ancora sempre e tutti uniti insieme nel Signore.

 

Madre Anna Piu, Madre Carmela Cataldo

Suor Loreda Spagnolo e tutte le SMI

50 anni di Fondazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione

Pubblicato il: sabato 14 Maggio 2022

Il giorno 23 di aprile 2022 ho avuto il piacere di essere invitato, con mia moglie, all’evento del 50° anniversario della fondazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione.

Dapprima abbiamo partecipato alla celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Eminenza Cardinale Joao Braz De Aviz insieme ai numerosi sacerdoti nella Parrocchia di Sacri Cuori di Gesù e Maria a Vermicino e poi, a seguire, all’incontro conviviale tenutosi presso la Casa Generalizia.

Conosco da poco il loro Famiglia religiosa. E’ stata una nuova e bella scoperta, che mi ha trasmesso tanta pace interiore e soprattutto mi ha consentito di conoscere il loro instancabile e fruttuoso operato, sia in Italia che in paesi lontani, costantemente al fianco degli ultimi e di chi soffre.

Oltre al momento della preghiera, c’è stato il momento in cui l’aurea della preghiera si è propagata fra i partecipanti, coinvolti in balli e canti.

Alcune sorelle hanno potuto portare in scena alcuni balli con dei costumi caratteristici dei loro lontani paesi, oltre che portare sui tavoli numerosi prelibati piatti dei propri paesi d’origine.

Ci siamo “saziati” della pace e della serenità che librava nell’aria; tanta era quella che traspariva dagli occhi di tutte le sorelle e che ci è stata trasmessa in una serata piacevolissima, accompagnata dalla presenza materna della loro fondatrice che da lassù ha sicuramente gioito per il cammino da lei intrapreso e proseguito dalle sue instancabili figlie, sempre fiduciose del continuo aiuto di Dio.

                                                                                                                                                        Antonio P.

Una parentesi felice

Pubblicato il: venerdì 22 Aprile 2022

 

 

Il giorno 25 Marzo 2022 alle ore 18.00 presso la parrocchia di Santa Maria Assunta di Salice Salentino, si é svolta la Solenne Celebrazione Eucaristica, in occasione della Solennità dell’Annunciazione del Signore ed è anche la festa della Congregazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione; l’anno in cui celebrano il Centenario della nascita di Madre Carla Borgheri, fondatrice della loro Congregazione.

Ha presieduto la Santa Messa il Parroco Don Massimo Alemanno e durante la celebrazione le suore hanno rinnovato solennemente i voti. All’evento ha partecipato tutta la cittadinanza, in particolare i bambini che frequentano la “Scuola paritaria delle Suore Missionarie dell’Incarnazione” che hanno allietato la giornata organizzando delle coreografie e dei canti per l’occasione.

Nella stessa data, ricorreva inoltre, i cinquanta anni della fondazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione dato l’inizio da Madre Carla Borgheri, per la quale in questa gioiosa occasione, 1’amministrazione comunale di Salice Salentino ha espresso di volerle intitolare una piazza.

In un periodo buio come quello che viviamo quotidianamente si é rivelato essere una parentesi di felicita e spensieratezza per tutti i presenti. I volti dei bambini pieni di gioia hanno riscaldato 1’ambiente ed inoltre, ad essere un appuntamento di convivialità é stata organizzata una raccolta fondi destinata al sostegno della popolazione ucraina.

Il bene genera bene. (Le rappresentanti della Scuola)