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XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo

Pubblicato il: venerdì 4 Ottobre 2024

Oggi, 4 ottobre 2024, festa di San Francesco d’Assisi, la Seconda Sessione del 16° Sinodo dei Vescovi sulla Sinodalità continua il suo importante cammino a Roma.

Questo evento storico, che proseguirà fino al 27 ottobre, riunisce 368 partecipanti con diritto di voto, tra cui 54 donne, provenienti da tutto il mondo, per riflettere su come la Chiesa possa vivere in modo più profondo i principi di comunione, partecipazione e missione.

Papa Francesco ha sottolineato, fin dall’inizio del processo sinodale, l’importanza centrale dello Spirito Santo. Nel discorso d’apertura del Sinodo del 2021, ha affermato: “Il protagonista del Sinodo è lo Spirito Santo. Se non c’è lo Spirito, non ci sarà Sinodo”.

Questo ci invita ad aprirci non alle preferenze personali, ma a ciò che Dio vuole per la Chiesa.

In questo spirito, il Cardinale Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo, ha ribadito che il Sinodo è soprattutto “un tempo di preghiera”,in cui il primo ascolto di cui abbiamo bisogno è quello del Signore e del Suo Spirito, che parla al cuore dei credenti.

Un aspetto centrale del Sinodo è la chiamata a riscoprire l’importanza dell’ascolto.

Questo tema trova grande risonanza anche nella figura della Serva di Dio Madre Carla, che ricorda quanto sia facile essere distratti dalla vita quotidiana e cosìperdere il contatto con di Dio:“Senza che noi ce ne accorgiamo, le cose occupano il nostro cuore e la nostra mente, e ci rendono sorde alla voce dolcissima di Dio”.

Tutti siamo chiamati ad unirci, in comunione e in preghiera, nell’invocazione dello Spirito Santo, affinché ci guidi nel discernimento di ciò che il Signore chiede oggi alla sua Chiesa e a camminare insieme, come Chiesa sinodale.

Il santo di Assisi ci ricorda la forza dell’umiltà, della povertà e dell’ascolto come strumenti potenti per vivere il Vangelo.

Preghiamo affinché’ il Sinodo, sostenuto dalla preghiera e dal discernimento comunitario, possa continuare a essere un segno visibile di comunione e di missione per la Chiesa universale.

Per seguire il Sinodo: Sinodo 2021-2024

Una settimana di preghiera con Madre Carla Borgheri

Pubblicato il: mercoledì 25 Settembre 2024

(14 – 20 settembre 2024)

vissuta presso la parrocchia dello Spirito Santo a Su Planu

insieme alle Suore Missionarie dell’Incarnazione, il gruppo SMI e la comunità parrocchiale tutta

Pregare, ascoltare, accogliere, annunciare, donare, servire, gioire. Questo, lo stile affidato e consegnato anche alla comunità parrocchiale attraverso il sussidio proposto dalla Congregazione e ispirato agli scritti di Madre Carla Borgheri e agli insegnamenti del magistero di Papa Francesco. Delle vere e proprie tappe, come particolari stazioni spirituali vissute dalla comunità parrocchiale dello Spirito Santo nella settimana dal 14 al 20 settembre u.s. con la recita del Santo Rosario, le riflessioni proposte per ogni giorno, la preghiera d’intercessione e la partecipazione alla Celebrazione Eucaristica.

Particolare e significativo il coinvolgimento dei fedeli che insieme alle Suore e al gruppo SMI non ha mancato di provvedere ad un’alternanza nella lettura delle meditazioni e dei testi, con l’intento di prestare non tanto un servizio alla comunità, quanto piuttosto quello di avvicinarsi alla spiritualità e alle parole di Madre Carla.

Questa spiritualità è stata respirata in un modo più intimo, particolare e familiare come altre volte negli anni e nei mesi scorsi è accaduto, nel pomeriggio di domenica 15 nella casa delle Suore. L’occasione, dopo il momento di preghiera, è stata propizia per vivere in modo insolito un momento di fraternità e convivialità.

Il carisma, l’operato, ma più in generale tutta la missione e la spiritualità della Madre hanno coinvolto i partecipanti in un modo forte, maturando una sensibilità e un desiderio di conoscenza circa la sua figura gradualmente sempre più forte. La meta è per tutti, la Santità attraverso il fascino di testimoni preziosi come lei.

In tal senso, lo stesso parroco don Giuseppe Camboni, accettando e offrendo la sua disponibilità a questa settimana ha voluto rendere più fruibile e accessibile la preghiera attraverso alcune copie del sussidio proposto. Con lui, la giornata di venerdì 20 ha avuto particolarmente risalto perché al termine della celebrazione della Messa è stata letta la biografia, tutta la vita di Madre Carla fino al giorno dell’apertura della causa di beatificazione nella sua prima fase, a livello diocesano.

Non è stato infatti un momento passato sotto silenzio, poiché per i diversi e i tanti che hanno vissuto in preghiera tutta questa settimana, è stata un’ulteriore occasione per osservare il passaggio di Dio, della sua grazia nella vita della Madre. Un filo rosso ha realmente condotto, benedetto e preso per mano la sua storia e il suo cammino. Le stesse immagini contenenti la preghiera d’intercessione per Madre Carla, hanno dimostrato l’attaccamento e la devozione per la sua figura.

A riguardo, le situazioni affidate, anche sentendo parlare i parrocchiani, sono state le più varie e disparate: dalla pace alla serenità del cuore, finanche alle prove e alle fatiche vissute proprio in ambito familiare e domestico. Passano e sono attualmente incisive le meraviglie operate dal Signore nella vita della Madre, proprio in un tempo in cui la chiamata a vivere la speranza chiave del prossimo Giubileo risulta essere l’intento principale per le comunità. È questa, la preghiera dei semplici, dei piccoli, di una porzione eletta e privilegiata del popolo santo e fedele di Dio.

Così, anche una giovane comunità parrocchiale come quella dello Spirito Santo a Su Planu con fiducia e umiltà ha provato a mettersi alla scuola del Vangelo attraverso le orme di Madre Carla.

L’auspicio, così come l’augurio rimangono sfide per osare e rischiare la vita confidando ogni giorno nella Provvidenza, testimoniando il Vangelo lì dove ciascuno è chiamato. È per questo che con le parole della Madre, chi ha vissuto sinodalmente la settimana di preghiera può nel suo piccolo dire: «Cerchiamo insieme la strada che attraverso l’amore ci conduce a Dio» perché la preghiera d’intercessione non si fermerà.

Il cammino della comunità in Vietnam

Pubblicato il: mercoledì 25 Settembre 2024

Nel cuore di ognuno di noi è profondamente radicato il desiderio di felicità. Così ci ricordava Madre Carla Borgheri, e con questo spirito la comunità SMI in Vietnam continua il suo cammino.

Sebbene giovane e lontana dalla Casa Madre di Frascati, questa comunità, nata da poco, è come la “sorella più piccola” della Famiglia delle SMI. Pur affrontando sfide e con poche risorse, la nostra forza risiede nella fede, sull’esempio di Madre Carla.

Il 20 settembre rappresenta una giornata speciale e indimenticabile per la nostra Famiglia Religiosa: commemoriamo la morte della Serva di Dio Madre Carla.

In concomitanza con tutta la congregazione, abbiamo celebrato una Messa solenne nella nostra comunità, presieduta da Padre Antonio Minh, Provinciale degli Oblati di Maria Immacolata (OMI), affidando a Madre Carla tutte le nostre intenzioni e pregando affinché il Signore ci mantenga fedeli al carisma che lei ci ha lasciato in eredità.

Il 22 settembre, nella piccola cappella, abbiamo avuto la gioia di accogliere i parrocchiani per pregare insieme: è stata un’occasione preziosa per far conoscere la nostra Madre Fondatrice e condividere con loro il cammino sinodale in corso.

Abbiamo rivolto le nostre preghiere agli ammalati, alla nostra congregazione, a tutte le persone che ci chiedono sostegno spirituale e, in modo speciale, alle vittime del tifone Yagi, che ha devastato le province del nord del Vietnam.

Abbiamo chiesto l’intercessione di Madre Carla affinché il Signore mandi nuove vocazioni, permettendoci di diffondere il Suo amore attraverso il carisma dell’Incarnazione.

In questo spirito di comunione e di preghiera, rinnoviamo la nostra fiducia nella guida di Madre Carla, certi che il suo esempio continuerà a ispirarci a camminare con fede e dedizione.

Un segno di speranza: posa della prima pietra in Burkina Faso

Pubblicato il: martedì 24 Settembre 2024

Se il Signore non costruisce la casa,

invano si affaticano i costruttori.

(Salmo 126,1)

Il Burkina Faso, da ormai una decina d’anni, vive una situazione sociale e politica delicata e critica. Dal 2014 la gente ha cominciato a reclamare con grande forza trasparenza, giustizia e democrazia. In quello stesso periodo, a iniziare dal nord del paese, sono cominciati ad apparire i terroristi islamici, seminando terrore e morte. La gente fugge verso il sud del paese, nelle grandi città. Si calcola che gli sfollati a causa dei terroristi abbiano raggiunto la cifra di due milioni.

Una grande sfida è riappacificare e unificare la popolazione e far diventare le sessanta etnie del Burkina un solo popolo.

A causa dell’insicurezza e dell’instabilità sociale continua a salire il numero delle scuole chiuse. Una scommessa molto importante, per il futuro del Burkina Faso, è l’istruzione e la scolarizzazione. Nonostante i passi in avanti compiuti in questi ultimi anni, i risultati restano ancora insufficienti: abbandono precoce della scuola, analfabetismo dei genitori, insufficiente numero di scuole e di insegnanti. Nelle zone rurali molto spesso gli alunni devono percorrere molti chilometri per raggiungere la scuola; l’istruzione primaria viene impartita in francese, lingua non sempre parlata dai genitori; le classi sono sovraccariche; la mancanza di materiali scolastici non facilita l’insegnamento e l’apprendimento.

In questo clima di incertezza, la comunità delle Suore Missionarie dell’Incarnazione ha deciso di avviare una Missione in Burkina Faso che il 29 giugno 2022 si è stabilità ufficialmente a Boassa, nella diocesi di Ouagadougou. Da quel momento in poi la loro missione evangelizzatrice si è sempre più radicata nel paese.

Il 20 settembre 2024 la comunità “San Giuseppe” a Boassa, ha vissuto un momento storico: la posa della prima pietra per la costruzione di un’abitazione per la comunità. L’evento è iniziato con una solenne celebrazione eucaristica, in concomitanza con il 18° anniversario della nascita al cielo di Madre Carla Borgheri, fondatrice delle Suore Missionarie dell’Incarnazione. Alla celebrazione hanno preso parte i padri e le suore Missionarie di Villareggia, le Missionarie della Dottrina Cristiana, le Domenicane della Presentazione della Beata Vergine Maria e diversi membri della Comunità Cristiana di Base.

Durante la celebrazione Eucaristica, presieduta da Padre Martin Ouédraogo, il missionario di Villareggia ha incoraggiato i fedeli a collaborare attivamente con le Suore Missionarie dell’Incarnazione per rendere la missione sempre più feconda a favore dei meno fortunati.

Padre Martin, dopo aver benedetto il terreno, ha proceduto con la simbolica posa della prima pietra, un gesto che segna l’inizio ufficiale dei lavori di costruzione della nuova struttura, germoglio di una grande speranza per tanti bambini e le loro famiglie.

La Comunità delle Missionarie dell’Incarnazione a Boassa, con coraggio e speranza si affida alla divina provvidenza che si manifesta attraverso gesti concreti e generosi di tante persone.

Grazie a tutti.

Un ostello a sostegno della scolarizzazione nello stato di Assam

Pubblicato il: lunedì 23 Settembre 2024

Le Suore Missionarie dell’Incarnazione, presenti nello Stato di Assam nel Villaggio di Simulaguri, dal 2017 svolgono la loro missione prevalentemente a favorire la scolarizzazione, in particolare delle bambine, le più discriminate.  In tutto lo stato di Assam il tasso di alfabetizzazione è in generale molto basso, ma è ancora più basso tra la popolazione femminile.  Una delle principali difficoltà è legata alle condizioni delle famiglie che vivono in situazioni di povertà ed emarginazione, il cui lavoro è scarsamente retribuito e senza alcuna considerazione sociale. Inoltre, la distanza delle scuole dai villaggi e le difficoltà degli spostamenti sia per la prolungata stagione delle piogge che per la carenza di trasporti pubblici, è un grande problema. Sono pochi quelli che possono pagare il trasporto privato e spesso i ragazzi vanno a scuola in bicicletta. I bambini più piccoli sono accompagnati dai genitori, sempre in bicicletta, ma per farlo uno dei genitori deve rinunciare ad andare a lavorare e quindi perde la sua paga giornaliera.

Per far fronte a questa grande sfida della scolarizzazione, seppur una goccia nell’oceano, le Missionarie dell’incarnazione hanno progettato di ospitare bambine provenienti da villaggi lontani ed in particolare bambine che provengono da famiglie disagiate economicamente. Superate tante sfide, il 19 settembre, con la presenza dell’Ordinario Mons. John Moolachira, Vescovo della diocesi di Guwahati, ha inaugurato l’Ostello per accogliere le ragazze e dar loro la possibilità di frequentare la scuola dei Padri Bethramiti, adiacente alla Comunità, con cui esse collaborano per l’educazione e l’istruzione scolastica.   Alla cerimonia di inaugurazione e benedizione erano presenti il parroco, p. Satheesh, e alcuni padri bethramiti, sacerdoti Salesiani e religiose di diverse congregazioni, fr. Xavier PMI, le suore dalla Comunità di Arunachal Pradesh, sr. Salomy come rappresentate della Superiora regionale e numerose persone dai villaggi limitrofi. In un clima di festa e danze, secondo la tradizione del posto, le Suore, insieme al popolo, hanno dato una calorosa accoglienza al vescovo. Fr. Xavier, ha scoperto la targa “Madre Carla Bhavan”  e il Vescovo ha benedetto la nuova struttura.

Quest’occasione è stata anche un’opportunità per presentare, a tutti i partecipanti, il carisma e lo spirito missionario di Madre Carla e il suo grande desiderio di lavorare in mezzo ai più poveri e agli ultimi della società. Madre Carla raccomandava l’importanza dell’istruzione dei bambini: elevare culturalmente significa aiutare a migliorare la società e garantire un futuro migliore per i bambini che sono gli adulti del domani.

La celebrazione Eucaristica si è conclusa nella gratitudine a Dio, al vescovo per la sua paterna presenza e a tutti i presenti per la loro collaborazione. Il vescovo ha rivolto un ringraziamento alle Missionarie dell’Incarnazione per il servizio che svolgono a favore della popolazione e ha illustrato le varie necessità che ci sono in questo posto di missione. L’evento si è concluso con un momento di festa e di comunione fraterna con tutti presenti. Ringraziamo la divina provvidenza che accompagna sempre e tutti i benefattori, che con la loro generosità permettono di portare un po’ di sollievo a questi fratelli che tendono la mano. Dio benedica a tutti!

Risposta ad una chiamata speciale

Pubblicato il: domenica 22 Settembre 2024

Oggi, 20 settembre, tutta la Famiglia delle Suore Missionarie dell’Incarnazione ringrazia il Signore per il grande dono della serva di Dio Madre Carla nel suo 18o anniversario della nascita al cielo.

La gioia e la gratitudine a Dio  sono ancor più in quanto, in questa stessa giornata, la novizia Sneha Yesudas Punnakal, si è consacrata a Lui nella Prima Professione Religiosa.

In un mondo secolarizzato, in una società quasi del tutto lontana dalla fede, sembra quasi impossibile che una giovane possa rispondere alla chiamata del Signore ed affidare tutta la propria vita a Cristo.

Ma Dio continua a chiamare giovani alla sua sequela, e la vocazione non è frutto di una pianificazione ma di un incontro con Dio che cambia la vita.

La celebrazione Eucaristica, presieduta da Mons. Shaiju Pariyathuchery, Amministratore Apostolico della Diocesi di Cochin, si è svolta nella Cappella della comunità di Cochin insieme a tanti sacerdoti concelebranti.

Erano presenti i genitori e i parenti della novizia, numerose religiose di varie congregazioni, amici, conoscenti e benefattori. Abbiamo potuto sperimentare la forza della preghiera comunitaria insieme a tanti fratelli e sorelle, e la gioia è stata immensa.

Siamo fiduciose nel Signore, che continua ad assistere la Chiesa con il dono di tante vocazioni e ad arricchirla attraverso coloro che, generosamente e fedelmente, rispondono alla sua chiamata.

Preghiamo il Padrone della messe perché mandi operai alla sua Messe!

Ricordando Madre Carla Borgheri

Pubblicato il: venerdì 20 Settembre 2024

In occasione del 18° anniversario della sua nascita in Cielo, noi Suore Missionarie dell’Incarnazione sparse nel mondo, insieme ai fedeli abbiamo vissuto “Una settimana di preghiera con Madre Carla”. Abbiamo pregato per i malati, per le vittime di calamità naturali e per la pace nel mondo, chiedendo l’intercessione di Madre Carla. Il mondo ne ha tanto bisogno in questo momento, e noi abbiamo offerto le nostre piccole sofferenze e difficoltà unendole a quelle degli altri. Per Madre Carla la preghiera era un dialogo intimo con Dio, un colloquio che nutre l’anima e dà forza nelle sfide della vita. Durante la settimana di preghiera abbiamo sperimentato una pace profonda, difficile da descrivere a parole, ma che ha toccato ciascuna di noi nel profondo del cuore.

Se anche tu, che stai leggendo queste parole, desideri vivere un’esperienza simile, ti invito a pregare con fede, come abbiamo fatto noi, chiedendo l’intercessione di Madre Carla. (Scarica – Una settimana di preghiera con Madre Carla Borgheri) Vedrai che il Signore ti concederà le grazie necessarie per affrontare la tua vita con gioia e serenità. Invochiamo con fiducia la misericordia di Dio, sotto la protezione di Maria Santissima e attraverso l’intercessione di Madre Carla.

Una settimana di preghiera con Madre Carla

Pubblicato il: venerdì 20 Settembre 2024

La Parrocchia “Beata Vergine Immacolata (Torvaianica), insieme alle Suore Missionarie dell’Incarnazione, hanno organizzato una settimana di Rosario Meditato e una Santa Messa, celebratasi il 20 settembre, in ricordo dell’amata Madre Carla Borgheri, in occasione del 18° anniversario della sua morte.

Dal 13 al 19 settembre i fedeli della Parrocchia hanno pregato, ma soprattutto meditato sulle parole di Madre Carla. In particolare sono stati sette i verbi che hanno accompagnato la comunità in questo cammino di preghiera: pregare, ascoltare, accogliere, annunciare, donare, servire e gioire. Queste azioni sono esattamente parte della vita di ogni cristiano ed è su questi aspetti che Madre Carla si è soffermata nei suoi scritti “Dio solo”.

La Serva di Dio ha infatti affermato che pregare è un modo per colloquiare con Dio. Parlare con Lui ci permette di esprimere tutto il nostro amore e la nostra gratitudine nei suoi confronti, ma anche raccontare le nostre difficoltà e i nostri bisogni. Gesù è stato sempre pronto a comprendere le necessità di chi gli era vicino. Su suo esempio, anche noi dobbiamo essere disponibili ad ascoltare il prossimo.

È importante dunque accogliere chiunque ci circonda e come dice Madre Carla “dobbiamo accettare la diversità come un dono, come una ricchezza” perché è proprio dall’incontro con l’altro che possiamo diventare ricchi di spirito.

Pertanto, ogni cristiano è invitato ad essere “collaboratore di Gesù” e annunciare la Buona Novella. Non è necessario usare tante parole, l’importante è che queste poche siano piene di dolcezza, amore e umiltà verso i nostri fratelli e le nostre sorelle.

Donare una parola di conforto e letizia agli altri, proseguiamo la missione di Gesù che “ha dato la vita per aiutare noi” (Madre Carla Borgheri, Dio solo, 15).

Come detto in Matteo 20, 28 “il Figlio dell’uomo […] non è venuto per essere servito, ma per servire”, anche noi dobbiamo metterci al servizio di Dio e del prossimo. Questa vicinanza e presenza del nostro Signore fa, dunque, gioire il cuore di ogni essere umano.

Madre Carla, nella sua vita, è stata una testimone autentica della volontà di Dio. Un’apostola fedele che ha dato il suo amore e la sua vita per tutti e che si è fatta portatrice proprio di questi sette verbi che abbiamo appena citato.

Il parroco don Andrea Conocchia, durante la Santa Messa del 20 settembre, ha ricordato alcune parole di Madre Carla, tratte proprio dai suoi scritti. In modo particolare si è soffermato sul concetto di Incarnazione, spiegato da Carla come “mistero dell’amore di Dio per l’uomo. È il dono della divina misericordia alla creatura. È il centro dell’unità di tutto il genere umano che per essa diviene in Cristo, unico corpo”. Un concetto molto bello e profondo che tocca i cuori di tutti i presenti. Don Andrea, inoltre, invita tutti ad essere missionari, bisogna che “ci muoviamo, ci mettiamo sulla strada, insieme allo Spirito Santo, Gesù e Madre Carla”. Il Vangelo di Luca (8, 1-3) “ci fa pensare alle donne, a Madre Carla, alle donne nella comunità. È importante tenere conto di questa presenza, di questa preziosità all’interno della Chiesa e della società” sottolinea il Parroco.

Francesca Amore

Gare sportive a Kanyakumari

Pubblicato il: giovedì 19 Settembre 2024

Vogliamo raccontare il successo delle bambine speciali di “St. Charles home”, conosciuta come “Scuola per disabili mentali”, che hanno partecipato alle competizioni sportive organizzate dal distretto di Kanyakumari in Tamil Nadu.

L’evento, tenutosi presso l’Anna Stadium nella seconda settimana di settembre, ha visto la partecipazione di nove alunne, che si sono cimentate con coraggio in varie discipline sportive.

Tra loro, Abarna Sri si è distinta nella gara di lancio del peso, conquistando il secondo premio con un’energia e una determinazione encomiabili.

Nel gioco di gruppo del throwball, altre sette studentesse hanno dimostrato un’incredibile capacità di squadra, ottenendo anch’esse il secondo premio.

A trionfareè stata la selezione di Abarna Sri e Vadivu, rappresentanti il distretto di Kanyakumari nelle competizioni statali che si terranno all’inizio di ottobre.

Questi risultati non sono solo medaglie e premi, ma sono la testimonianza di come le bambine, seppur con disabilità intellettive, possano raggiungere traguardi straordinari, superando ogni barriera e aspettativa.

Il loro successo nello sport non è soltanto una vittoria personale, ma una celebrazione del potenziale unico che ognuna di loro possiede.

Questi traguardi dimostrano come il loro impegno, la loro forza interiore e il loro spirito di squadra possano rendere possibile l’impossibile.

Yoga a scuola: nutriamo mente, corpo e spirito

Pubblicato il: giovedì 19 Settembre 2024

La nostra scuola è attenta alle sfide che gli studenti affrontano quotidianamente, sia a livello scolastico che sociale.

Per aiutarli a gestire lo stress e migliorare il loro benessere generale, abbiamo introdotto nel curriculum lezioni di yoga, una pratica che ha origine in India oltre 5.000 anni fa.

Attraverso posture (asana), esercizi di respirazione (pranayama) e meditazione, gli studenti imparano a prendersi cura del proprio corpo e a trovare un equilibrio tra il benessere fisico e mentale. Questa pratica, infatti, è riconosciuta per i suoi benefici nel ridurre lo stress, aumentare la flessibilità e promuovere la calma interiore.

Grazie allo yoga, gli studenti stanno migliorandone la flessibilità, la concentrazione e il controllo emotivo, acquisendo abilità preziose per affrontare la scuola e la vita.

Lo yoga non è solo una semplice attività fisica, ma è diventato una parte integrante del loro percorso di crescita personale.

Siamo orgogliosi di promuovere un ambiente che sostiene la salute olistica, aiutando i nostri studenti a costruire una vita equilibrata e sana.