“Non eviteremo di seguire i passi di Madre Carla verso la santità”.
Così don Massimo Alemanno, parroco della Chiesa Madre di Salice Salentino, concludeva la cerimonia in occasione dell’intitolazione di largo Calvario a Madre Carla Borgheri (Salice Salentino, 03 ottobre 2022).
Ben presto la nostra comunità viene chiamata ad adempiere a quella promessa con l’invito per tutti a partecipare all’apertura del processo di beatificazione e canonizzazione dell’amata Madre Carla, nella Cattedrale di S. Pietro in Frascati, l’11 dicembre 2022.
L’invito è stato accolto con viva gioia e così una piccola rappresentanza della comunità parrocchiale si è messa in viaggio verso Frascati per accogliere questo grande dono.
La cattedrale è gremita di gente, che in raccoglimento recita i vespri e a seguire S.E. Raffaello Martinelli, vescovo della diocesi di Frascati, dà lettura del decreto di introduzione della causa di beatificazione e canonizzazione della Madre, del nulla osta della Santa Sede, della nomina del Tribunale composto da un suo delegato, da un promotore di giustizia, dal Notaio e dai postulatori, e con essi presta giuramento e avvia il processo.
Il clima di preghiera è cominciato già dalle prime ore del mattino di domenica 11 dicembre, la terza di Avvento, la Domenica della Gioia, noi, ospiti accolti con amore fraterno, con tutte le attenzioni possibili e con gioia incontenibile dalle SMI di Frascati e Vermicino.
Nella loro piccola chiesetta “Cappella Casa Madre”, dove riposa Madre Carla, abbiamo reso lode al Signore con la Celebrazione Eucaristica presieduta da don Massimo Alemanno che ci ha donato un pensiero sul motto di Madre Carla: “la santità è il perché della nostra vita”. La santità a cui si riferisce Madre Carla, spiega don Massimo, non è certo l’essere beatificati e canonizzati quando si passa a miglior vita, ma è l’essere santi nella vita quotidiana, lì dove il Signore ha deciso di collocarci, coltivando unicamente l’amore per l’Altro e per l’altro, esattamente come ha fatto in vita Madre Carla che non si è risparmiata fino al suo ultimo giorno per evangelizzare, pregare e curare il prossimo, continua poi, riportando l’esempio vivo delle SMI del Sacro Cuore di Salice ringraziandole per la preghiera e le numerose attività che svolgono al servizio della nostra comunità, elogiando in particolare l’adorazione continua al Santissimo perché l’Eucarestia è il prolungamento dell’Incarnazione oggi.
Per conoscere ancora meglio Madre Carla è stato molto interessante visitare la singolare mostra fotografica che racchiude e documenta tutta la sua vita.
Scrive don Massimo nel diario visitatori:
“Un dono bello alla Chiesa e alla società, un dono d’Amore per la vita bella e buona del Vangelo fatto carne per noi e attraverso di noi, un dono di vita piena perché solo attraverso la carne si accoglie il dono dell’Altro e dell’altro, un dono di gioia perché solo nelle piccole cose si sperimenta la lode: Ti benedico o Padre!”
Suggestivi i luoghi di Madre Carla, dove pregava, dove riposava e lavorava e un piccolo ma vero e proprio museo con tutti gli oggetti svariati e inimmaginabili di sua proprietà che le sono stati donati o che ha acquistato lei stessa durante le numerose missioni in India, Albania, Vietnam, Filippine.
Lodevole l’impegno delle SMI che hanno saputo custodire e valorizzare il tutto.
A conclusione della giornata interamente dedicata a Madre Carla, non potevano mancare i festeggiamenti per questo passo importante verso la sua santità con una bella festa con musica, balli e buon cibo.
Un grazie a tutte le SMI che ci hanno fatto respirare l’aria della Chiesa primitiva dove si metteva tutto in comune, si condividevano i beni e il Bene grande che è Gesù, grazie per la testimonianza di sorelle innamorate della semplicità, per noi una bella sosta nel cammino d’Avvento che ci ha aiutato a preparare un cuore capace di accogliere il Signore.
Grazie per ogni gesto e attenzione.
Promettiamo ancora: “Non eviteremo di seguire i passi di Madre Carla verso la santità”.
La Comunità Parrocchiale della Chiesa Madre di Salice Salentino.