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50 anni di Fondazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione: memoria, gratitudine, futuro

Pubblicato il: domenica 17 Aprile 2022

Il 25 marzo 2022 è la data in cui ricorre l’anniversario di Fondazione della Congregazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione. Era il 25 marzo del 1972, nella solennità dell’Annunciazione del Signore, quando, con le prime professioni si diede ufficialmente vita alla Congregazione.

A motivo della Pandemia, la celebrazione di questa importante ricorrenza è stata rinviata al 23 aprile 2022. Sarà ricordata solennemente con la celebrazione eucaristica presieduta da Sua Eminenza il Cardinale Joao Braz De Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le società di vita apostolica, nella parrocchia dei Sacri Cuori di Gesù e Maria a Vermicino, dove la Congregazione ha mosso i primi passi.

Auguriamo buon 50° anniversario di Fondazione a tutte le SMI e un particolare augurio alle prime sorelle che festeggiano 50 anni di fedeltà al Signore: Madre Anna Piu, Madre Carmela Cataldo, Sr. Lucia D’Alessandro, Sr. Flory Pattalath, Sr. Susanna Kurusunkal, Sr. Mary Kalathara, Sr. Kochuthresia Palayil e Sr. Josephine Kuthukattu.

INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA

Pubblicato il: sabato 26 Febbraio 2022

Madre Carla “Donna del Sì”

20 febbraio 2022

Casa Madre – Vermicino

Domenica 20 febbraio 2022, nella sala sottostante alla Cappella di Casa Madre delle Suore Missionarie dell’Incarnazione, a Vermicino, alla presenza di Sua Eminenza, Cardinale Marcello Semeraro è stata inaugurata la mostra fotografica “Donna del sì” dedicata a Madre Carla, per commemorare i cento anni della sua nascita e i cinquant’anni della Fondazione della Congregazione delle Suore Missionarie dell’Incarnazione. L’inaugurazione è stata preceduta dalla celebrazione eucaristica, celebrata da don Luis Munoz Cortes, Parroco della Parrocchia “Sacri Cuori di Gesù e Maria” di Vermicino, che ha reso grazie al Signore per il dono di Madre Carla insieme alla Comunità, nella Cappella dove riposano le spoglie mortali della fondatrice.

Il Cardinale Marcello Semeraro ha dato luogo al suggestivo taglio del nastro, per contrassegnare la transizione dall’idea della mostra al lavoro finito, per arrivare ad immergersi in modo tangibile nel vero scopo del progetto.

I primi ad entrare nel “mondo di madre Carla” allestito con innumerevoli foto e oggetti a lei appartenuti, sono stati Sua Eminenza il Cardinale Marcello Semeraro insieme a Madre Carmela Cataldo, Superiora generale e Madre Anna Piu, compagna fedele, tra le prime che hanno seguito Madre Carla, e fortemente voluto questa esposizione.

Le SMI hanno avuto l’onore di ricevere anche Mons. Marco Mellino, Segretario del Consiglio dei Cardinali e Mons. Lucio Adrian Ruiz, Segretario del Dicastero per le Comunicazioni, giunti per visitare la mostra.

Hanno fatto seguito un folto gruppo di partecipanti, in vario modo legati alla figura della Madre, al Carisma e alle sue opere.

Entrando nella mostra, è stato presentato per la prima volta l’inno dedicato a Madre Carla, momento emozionante, ricco di solennità, gratitudine e amore filiale verso una donna, che in umiltà e semplicità è riuscita a fare grandi le piccole cose.

Ad accogliere il visitatore un totem, multi sfaccettato come molte sono le sfaccettature del Carisma stesso, costruito in modo tridimensionale con foto che raccontano il Carisma delle Suore Missionarie dell’Incarnazione, che rappresenta la prima tappa della mostra, cui subito dopo fanno seguito alcune foto di donne, di suore che hanno seguito il soffio del Carisma, dalle novizie alle prime suore strette intorno a Carla Borgheri, cuore pulsante di questa intuizione: farsi strumento per trasmettere l’Amore di Dio padre ai più piccoli. Questo gruppo di foto costituisce la seconda tappa che apre la strada alla manifestazione della capacità di Madre Carla di portare l’Amore di Dio fino ai confini della Terra.

Nella terza tappa questa sua capacità è ben rappresentata iconicamente da un planisfero, i cui contorni vengono delineati da fili blu, che si staglia sulla parete centrale, agli occhi dei visitatori: da Roma partono numerosi fili rossi che mettono in connessione lo sguardo del visitatore con le Missioni volute da Madre Carla, rappresentate con scatti di vita vissuta durante il suo permanere in quei luoghi di missione, luoghi di testimonianza e di incarnazione.

Di fronte all’opera di Madre Carla è rappresentata la sua vita, dalla nascita sulla terrena alla nascita al cielo, attraverso attimi della sua vita di bimba in fasce, di giovinetta in cerca del senso del suo vivere, di donna, di madre.

Tra i pannelli che illustrano la sua vita è possibile ammirare alcuni oggetti appartenuti a Madre Carla: dalle fasce nelle quali era avvolta quando era solo Cleo Borgheri, alle sue amate conchiglie, al suo crocifisso, fedele compagno di viaggio come i sandali utilizzati dalla madre per percorrere le strade delle sue missioni, fino ad arrivare alla cinepresa.

Una mostra che ha voluto mettere in luce l’opera della madre, attraverso i frutti che ancora oggi continuano a maturare, mantenendo uno sguardo costante all’umanità di questa donna, che ha sempre cercato di porsi come umile strumento nelle mani di una Volontà superiore, senza mai prendersi il merito di avere almeno docilmente detto Sì a questo progetto.

Progetto voluto da Lui, realizzato per mezzo di lei, e delle sue sorelle che continuano la sua opera, rispondendo coraggiosamente e amorevolmente ancora Sì.

La Mostra voluta dalle Suore Missionarie dell’Incarnazione, è stata realizzata dalla stretta collaborazione tra la passione di Sr. Loreda Spagnolo e la professionalità di Mirco Murgia, il contributo di Madre Anna Piu, Sr. Carmela Cataldo e di alcune sorelle.

A tutti un sentito ringraziamento da parte di tutte le sorelle della Congregazione. Si augura che questa Mostra possa essere un mezzo per far conoscere sempre più Madre Carla, un modello di vita cristiana, una vita spesa per la gloria di Dio e il bene dei fratelli.

                                                                                                                                      Redazione

Donna del Sì. Madre Carla Borgheri, Mostra fotografica

Pubblicato il: sabato 19 Febbraio 2022

Italia, Costa d’avorio, India, Albania, Filippine, Vietnam terre di missioni, luoghi di incontro dell’incarnazione dell’Amore di Dio, attraverso l’operato delle Suore Missionarie dell’Incarnazione.

Centinaia di sorrisi donati, sostegno nelle case di cura, conforto ai malati, educazione ed istruzione nelle scuole, annuncio nelle parrocchie: luoghi dove l’opera di madre Carla continua e si rinnova grazie al dono della sua vocazione, grazie allo Spirito che ha suggerito il suo Carisma, che innamora e fa sbocciare nuove vocazioni, nuove donne e uomini che incarnano l’amore di Dio.

L’Incarnazione delle SMI vede le sue origini nella vita di una donna, nella nascita di una bambina che 100 anni fa è venuta al mondo per farsi strumento del più grande Amore verso i più piccoli.

Il 17 Febbraio 1922 nasceva una bambina che ben presto manifestò la sua tenacia e la sua forza nell’affrontare le difficoltà che la vita le propose precocemente: Cleo Borgheri.

Proprio attraverso le difficoltà è avvenuto il suo incontro con Dio, suscitando in lei il desiderio della contemplazione della parola e il dono della sua vita all’altro, donando al mondo madre Carla.

È proprio attraverso il mistero dell’Incarnazione che prende forma il suo progetto d’amore, ricevuto da Dio, da condividere con le persone che aveva accanto.

Allo stesso modo il progetto di questa mostra nasce dal desiderio di condividere l’amore e gli insegnamenti ricevuti da madre Carla, attraverso attimi di vita vissuta, condivisa nelle comunità, case di accoglienza da lei aperte, condivise con innumerevoli missioni realizzate per portare ai confini del mondo l’amore di Dio per le sue creature.

Queste foto raccontano la vita di una donna che ha saputo nutrirsi della Parola del Padre e trasformarsi in strumento umile e disponibile per consegnare l’amore ricevuto a chi ancora non l’ha conosciuto.

Con lo stesso desiderio le SMI hanno desiderato questa mostra per far conoscere una donna che ha messo in moto un continuo inesauribile circolo d’amore ricevuto, che si trasforma in amore incarnato, che dona senza sosta al prossimo.

È in questo modo che l’opera di madre Carla giunge fino a noi, e oltre noi continuerà, in quel movimento virtuoso di amore ricevuto che si trasforma in amore donato

Questa mostra si pone al servizio di quell’opera grandiosa e misteriosa che ha guidato l’operato di madre Carla, nella realizzazione delle innumerevoli opere di misericordia e provvidenza, che oggi si rinnovano grazie a quel Sì che con generosità hanno detto le SMI insieme alla loro madre fondatrice.

Questa istallazione nasce dall’idea di chi l’ha fortemente desiderata, dalle mani di chi l’ha progettata, dalle professionalità di chi ha contribuito alla realizzazione di questo progetto, grazie alle opere di carità provvidenza che hanno permesso la sua realizzazione.

                                                                                                                                                                  Elisabetta Valeri

Visita virtuale alla mostra fotografica ” Donna del Sì”. Madre Carla Borgheri

Virtual visit to the photographic exhibition of Mother Carla Borgheri, “Donna del sì”.

Madre Carla – Una Perla di Dio

Pubblicato il: giovedì 17 Febbraio 2022

Abbiamo conosciuto le Suore Missionarie dell’Incarnazione nel 2008, quando sono venute nella nostra parrocchia dello Spirito Santo di Su Planu (CA) in occasione della Missione cittadina.

È nata subito un’amicizia tra loro, noi ed anche don Salvatore Scalas. In questi anni l’amicizia è cresciuta pian piano. Il grande desiderio di don Salvatore era che loro facessero sempre parte della nostra comunità.

Dopo la sua morte, questo desiderio si è avverato e dall’ottobre 2018 due suore sono presenti nella nostra comunità. È un grande dono!

Le suore sono molto gentili, sempre sorridenti ed è piacevole collaborare con loro nelle varie attività parrocchiali come la catechesi, il gruppo Caritas, l’oratorio e il coro.

Un giorno ci hanno regalato il libro sulla vita di Madre Carla e con curiosità abbiamo iniziato a leggerlo e in questo ultimo anno abbiamo conosciuto alcune suore che hanno vissuto con Madre Carla e ci hanno trasmesso l’esperienza diretta che hanno vissuto con lei e raccontando la testimonianza di fede nella vita e nella sua quotidianità.

Questi giorni, sfogliando la biografia di Madre Carla sono rimasta attratta dal suo motto: “contemplazione e azione; allo stesso tempo, una donna pienamente appassionata dell’uomo”.

Nella sua esistenza terrena, Madre Carla era molto umile, laboriosa, faceva grandi sacrifici, nonostante fosse la fondatrice. Aveva una grande sensibilità verso gli ammalati, gli anziani, i bisognosi.

In occasione del centesimo anniversario della nascita di Madre Carla ci siamo soffermati sui suoi libri e ci ha colpito come amasse le missioni. “Come un sasso gettato in acqua spande la forza d’urto in cerchi concentrici sempre più distanti, così l’amore da voi vissuto nella quotidianità possa spandersi in cerchi sempre più vasti, fino a raggiungere i fratelli lontani”. L’amore di Dio e questo forte spirito missionario spinsero Madre Carla ad andare in terre lontane per fondare nuove missioni in Italia, in India, Costa d’Avorio, Albania, Filippine e Vietnam. Essendo una donna che amava non solo scoprire nuove culture, ma anche immergersi dentro di esse, per lei era importante conoscere la lingua dello stato dove si svolge la missione per poter entrare in relazione col popolo locale e testimoniare meglio Gesù.

Le sorelle della missione nella nostra comunità, inoltre, ci hanno anche raccontato com’era Madre Carla nella sua vita quotidiana. Ci hanno raccontato che era amante della natura e quando usciva in giardino guardava con ammirazione ogni cosa: dal semplice filo d’erba ad un albero fiorito. Diceva: “Tutto è opera di Dio. Contemplando la natura, attraverso il creato si arriva al Creatore”; amava anche gli animali e aveva un cagnolino, chiamato Nerone, che portava sempre con sé.

Le sorelle della nostra comunità ci hanno anche raccontato della loro quotidianità con Madre Carla, di come trascorreva le giornate sempre con loro e parlando con l’amore di una mamma e trasmettendo i suoi insegnamenti ed i suoi pensieri. Amava fare delle gite tutti insieme con le consorelle, al mare, come in campagna. Era una donna di grande preghiera e grazie ai suoi grandi stimoli culturali desiderava che le figlie delle sue missioni dessero molta importanza anche ai più moderni mezzi di comunicazione, che riteneva utili per divulgare la parola di Dio.

Madre Carla viaggiava molto per portare la lieta notizia, andava nelle missioni fino all’anno prima di morire, il 20 Settembre 2006. Nonostante fosse rimasta invalida, a seguito di una caduta mentre era in Africa, dal letto di dolore continuava a desiderare di raggiungere i confini della Terra. Diceva: “Ora non posso. Sarete voi a farlo anche per me.”

Le sue ultime parole furono: “Vivete nella carità e nell’umiltà verso tutti. Siate portatrici e testimoni dell’amore di Dio”.

La vita vissuta da Madre Carla, la sua semplicità, umiltà, disponibilità al servizio, il desiderio di conoscere cose nuove e soprattutto il suo sorriso li vediamo in tutte le suore che abbiamo conosciuto nella nostra comunità.

Noi siamo grati al Signore per averci dato l’opportunità di conoscere Madre Carla, la sua essenza e il suo spirito missionario, che ci vengono trasmessi ogni giorno dalle sue figlie presenti nella nostra comunità.

Famiglia Siragusa

Ricorrenza del centenario della nascita di Madre Carla

Pubblicato il: giovedì 17 Febbraio 2022

Il 17 febbraio 2022 è una data memorabile per la nostra Congregazione, perché ricordiamo il Centenario della nascita di Madre Carla Borgheri, fondatrice delle Suore Missionarie dell’Incarnazione e dei Padri Missionari dell’Incarnazione.

Ripercorrendo le tappe della vita di Madre Carla ci si inoltra in un percorso difficile irto di ostacoli, poiché ella, nonostante le sofferenze e la malattia, ha saputo remare la “barca della sua vita” mantenendo ritta la rotta e andare lontano. Una volta conquistata dall’amore di Dio e dalla Sua misericordia, Madre Carla si è lasciata guidare in piena docilità e disponibilità da tutto ciò che lo Spirito Santo le suggeriva, come la Vergine di Nazareth, consegnando con fiducia il suo “Sì” al Padre.

La fondazione della Famiglia religiosa delle Suore Missionarie dell’Incarnazione (1961) e dei Padri Missionari dell’Incarnazione (1994) sono frutto del suo “Sì” alla volontà di Dio. L’unico obiettivo della sua vita era quello di fare la volontà divina. La mano del Signore e la Sua provvidenza hanno sempre guidato i suoi passi.

Madre Carla ha sempre prediletto i piccoli, i poveri e gli ultimi, a imitazione di Gesù Verbo Incarnato, che non è venuto per essere servito, ma per servire. La carità ha occupato il primo posto nella sua vita. La passione per Dio e per l’uomo è stato il motore che ha spinto ogni sua iniziativa.  E’ stata una grande Missionaria, portatrice e annunciatrice dell’amore, in lei ardeva la sete di far conoscere il mistero del Verbo fatto carne al mondo intero.

Tutti i suoi viaggi missionari, a volte fatti nel disagio e precarietà, li viveva con serenità e gioia interiore che trasparivano nel suo indimenticabile sorriso.

Oggi noi sue Figlie e Figli siamo eredi di tutta la ricchezza spirituale che lei ci ha lasciato ed è per questo che sentiamo la responsabilità e la gioia di farla conoscere e condividerla con tutta l’umanità.

Il 19 Febbraio celebreremo una Santa Messa nella Cattedrale di Frascati alle ore 19,00 presieduta da sua Eccellenza Mons. Raffaello Martinelli, per esprimere la nostra gratitudine al Signore per il dono della vita di Madre Carla.

“Avere fede non significa non avere momenti difficili,

ma avere la forza di affrontarli sapendo che non si è soli.”

      ( Papa Francesco)

                                                                                                                              Sr. Assumpta Ezhumuri SMI

Visita nelle missioni di Tabou in Costa d’avorio

Pubblicato il: venerdì 11 Febbraio 2022

Mi chiamo Elena Bertolotti e vivo in provincia di Verona. Tramite un amico toscano, Andrea, sono venuta a conoscenza della Missione di Tabou. Sono stata talmente affascinata dai suoi racconti che ho tanto desiderato recarmi in Costa d’Avorio e, nonostante questo periodo particolare, due settimane fa, con Peter, mio marito, che era già stato a Tabou, abbiamo intrapreso il viaggio. Ancora a San Pedro ci attendeva suor Bernadette ed ho fatto la sua conoscenza. Arrivati a Tabou, nella missione che noi chiamiamo “casa della luna” abbiamo incontrato suor Brigitte, suor Adele e le ragazze che vivono con loro e che aspirano a diventare suore. Per la prima volta ho conosciuto la Congregazione delle Missionarie dell’Incarnazione; nella sala d’ingresso è esposto un poster di Madre Carla Borgheri nel suo centenario; piena di commozione mi sono subito collegata al sito per leggere la storia affascinante di questa vita colma di santità e mi sono innamorata subito. Abbiamo soggiornato presso la missione e abbiamo potuto apprezzare la familiarità, la generosità e l’accoglienza delle care sorelle. In pochi giorni ho avuto l’occasione di vivere una grande spiritualità, condividendo con le suore i tanti momenti di preghiera. Ho avuto l’occasione di fare un piccolo ritiro spirituale, del quale avevo gran bisogno.

Sono rimasta impressionata dalla resistenza di queste Donne che pregano e lavorano senza tregua in condizioni difficili e in un clima (caldo assoluto) davvero ostico. Ho trascorso le mie giornate prevalentemente in compagnia di suor Bernadette che mi ha fatto conoscere il Parroco, il Curato e il Diacono. Inoltre mi ha messa in contatto con l’ambiente autentico; visitando la scuola infantile, alcune famiglie e vivendo della vita quotidiana dove le suore, in particolare suor Bernadette, sono il riferimento ed il “rifugio” per la povera gente del posto.

Le suore sono impegnatissime: l’intraprendente suor Bernadette a gestire la scuola, il personale, le ragazze, i conti (con grandi difficoltà di liquidità), una vera “macchina da guerra”; l’instancabile suor Brigitte con la gestione dei polli e del bestiame, una lavoratrice incallita e suor Adele, la mite; occupata nell’insegnamento a scuola e nelle attività in cucina. Ho conosciuto suor Carmela, in lei ho riconosciuto lo spirito missionario, le giovani suor Marina e suor Alida tutte alla “casa del sole” e anche da loro ho appreso la dedizione e l’amore per il prossimo, per tutti quei bambini abbandonati. Posso solo elogiare queste grandi Donne prima e brave Suore dopo.

Spero di ritornare nelle missioni di Tabou presto e per un tempo più prolungato, intanto custodisco tutte le sorelle nel mio cuore e le affido alla preghiera.

Elena Bertolotti

Testimone delle Suore Missionarie dell’Incarnazione

Tôi Tớ Chúa Carla Borgheri (1922-2006) Đấng sáng lập Dòng Các Nữ Tu Thừa Sai Nhập Thể và Dòng Các Linh Mục Thừa Sai Nhập Thể

Pubblicato il: venerdì 14 Gennaio 2022

  1. Thời thơ ấu và trưởng thành;

Carla Borgheri sinh ngày 17 tháng 2 năm 1922 tại Novi Ligure (Alessandria) nước Ý. Năm 1922, Carla nhận lãnh bí tích Rửa Tội ở Pavia với tên gọi là Annunziata Nada. Ba mẹ của Carla Borgheri là Giuseppe và Olga Borgheri.  Người cha mất trước khi Carla chào đời còn người mẹ đơn thân đã dùng chính cả cuộc đời cũng như tình yêu của mình, để nuôi dạy đứa con thơ khôn lớn.

Tuy tuổi thơ của Carla sớm gắn liền với việc phải sống ở nhiều thành phố khác nhau trong nước Ý, nhưng lại được sự bảo hộ của người mẹ và người thân. Đầu tiên là ở Florence, và sau đó là ở Angri (SA), nơi Carla theo học tại trường đại học của các Nữ tu Bác ái thánh Vinh Sơn. Tại đây, Carla lãnh nhận Bí Tích Thêm Sức vào ngày 15 tháng 6 năm 1931 và Rước Lễ Lần Đầu vào ngày 25 tháng 12 năm 1931.

Trở lại Florence, khi đang học lớp 4, Carla phải gác lại việc học, một mặt do kinh tế gia đình eo hẹp, mặt khác do sức khỏe của mẹ không tốt. Vì thế, để có tiền trang trải cuộc sống và chăm sóc mẹ, Carla đã xin vào làm việc tại một tiệm làm tóc, dù tuổi đời còn rất nhỏ.

Lúc lên 12 tuổi, Carla bị bệnh lao và được đưa vào bệnh viện Careggi, nhưng tại nơi đây em đã biết sống kết hiệp với Thiên Chúa, qua việc dành nhiều thời gian hơn để cầu nguyện và suy ngắm mầu nhiệm tình yêu của Người.

Đến tháng 8 năm 1942, Carla và mẹ quyết định chuyển đến Roma theo lời mời của một người cô; đồng thời, cố gắng bước vào thế giới giải trí điện ảnh, hoạt động chính của họ hàng bên ngoại, nhưng ngay lập tức Carla hiểu rằng môi trường đó không phù hợp với mình, vì chính Thiên Chúa đã chuẩn bị sẵn cho Carla một con đường khác thiện hảo hơn, đó là sự thôi thúc mạnh mẽ tận hiến cho Thiên Chúa và nhân loại, cách riêng là những người nghèo khổ, bệnh tật, bần cùng của xã hội…

  1. Đời sống ơn gọi

 Năm 22 tuổi, Carla lại mắc bệnh lao và được đưa vào bệnh viện Forlanini ở Roma. Ở đó, Carla gặp cha Orfeo Romani, một tu sĩ dòng Camilo, người sau này trở thành cha linh hướng và cũng là người rất kiên nhẫn dẫn dắt cô trở lại với đức tin. Bởi sau khi trải qua những thăng trầm của cuộc sống, và sau cuộc chiến tranh thế giới thứ 2, Carla cảm thấy rất thất vọng và mất niềm tin vào Thiên Chúa; tuy nhiên, dưới sự soi sáng của Chúa Thánh Linh thông qua những nghĩa cử cao đẹp cũng như lòng bác ái của cha Orfeo Romani, và qua những gợi hứng từ các tác phẩm của thánh Têrêsa Avila, Carla bắt đầu một cuộc biến đổi nội tâm, một hành trình cô khao khát mang tình yêu đã lãnh nhận nơi Thiên Chúa để chia sẻ cho người khác. Chính vì thế, có thể nói khoảng thời gian nhập viện lần thứ hai này được coi như là thời điểm hoán cải sâu xa và tận căn nhất của Carla, vì trong tâm hồn cô lúc này chỉ có một tình yêu duy nhất là Thiên Chúa mà thôi.

Nhưng cuộc hành trình biến đổi nội tâm của Carla chưa dừng lại ở đó, mà còn được tác động bởi nhiều yếu tố khác nhau. Tại Rôma, Carla gặp một tu sĩ khác, là cha Luigi Cattaneo, cũng trở thành cha giải tội và linh hướng của cô. Với sự đồng hành của cha Luigi Cattaneo, Carla đã thực hiện một hành trình nhận thức thiêng liêng sâu rộng, được đánh dấu bằng những lời khấn riêng: khó nghèo, khiết tịnh và vâng phục với vị linh hướng này.

Sau khi rời quê mẹ, vào ngày 19 tháng 7 năm 1952, Carla gia nhập vào một Tu hội mới thành lập ở Rôma, thuộc quận Borgata Ottavia. Tại đây, cô mặc tu phục của hội dòng và lấy tên là Carla. Cô sống với họ nhưng không thực hiện lời khấn bởi sau một thời gian tìm hiểu Carla không tìm thấy lý tưởng đúng đắn cho ơn gọi của mình; hơn nữa vì không muốn để mẹ ở một mình mà không có người chăm sóc, nên Carla đã xin rời Tu hội và quay lại làm việc, nhằm kiếm tiền nuôi sống bản thân và mẹ của mình. Thế nhưng, không vì thế mà ngọn lửa tình yêu dành cho Thiên Chúa trong trái tim cô, mà ngược lại, tâm hồn cô lúc nào cũng được lấp đầy bởi sự hiện diện của Thiên Chúa. Do đó, để lấp đầy khoảng trống vắng trong tâm hồn, Carla đã hoàn toàn để cho mầu nhiệm Nhập Thể Thiên Chúa lôi cuốn, đến nỗi không thể cưỡng lại được. Ngoài ra, cô còn tìm đọc và đào sâu các bản văn thần học, hầu có thể tìm kiếm Thiên Chúa cách tỏ tường hơn.

 

  1. Thành lập dòng tu

Theo thời gian, một số thiếu nữ vì cảm mến đời sống của Carla, nên đã đến tìm gặp và ngỏ ý cùng sống chung lý tưởng với Carla. Vì thế, vào ngày 29 tháng 6 năm 1961, Carla đã quyết định sống chung với họ. Và điều này đã trở thành nền tảng để thành lập một cộng đoàn mới nhờ ơn Chúa Thánh Thần soi sáng.

Năm 1961, Lucrezia Mucci và Caterina Moi bắt đầu sống cùng với Carla, ngay sau đó là những thiếu nữ trẻ khác bị thu hút bởi hình dáng lôi cuốn và đời sống tâm linh của Carla.

Ngày 25 tháng 3 năm 1963, vào ngày lễ Truyền Tin, Carla và các chị em chuyển vào sống trong một ngôi nhà ở Vermicino-Frascati. Họ bắt đầu một cuộc sống thật đơn sơ, giản dị và nghèo khó, nhưng chính điều này đã đưa tất cả họ đến gần hơn với cuộc đời của Chúa Giêsu.

Hội dòng các Nữ Tu Thừa Sai Nhập Thể (SMI) được Mẹ Carla Borgheri thành lập vào ngày 25 tháng 3 năm 1972 tại Vermicino (Rôma, nước Ý) khi Mẹ Carla và các chị em đầu tiên tuyên khấn lần đầu trước sự chứng kiến của Đức Giám Mục Luigi Liverzani giáo phận Frascati.

Ngay từ đầu, niềm đam mê truyền giáo đã đưa sơ Carla đến nhiều nơi trên thế giới, thành lập nhiều công cuộc khác nhau vì lợi ích của những người bần cùng nhất của xã hội: năm 1976 ở Ấn Độ, năm 1997 ở Châu Phi, năm 2000 ở Albania.

Nhưng các hoạt động truyền giáo đó đều được sơ Carla đan dệt trong mầu nhiêm Nhâp Thể. Hơn nữa, vì sơ Carla có lòng ước muốn tất cả mọi người đều có thể cảm nhận được mầu nhiệm tuyệt vời này, nên vào năm 1994, tại Ấn Độ, sơ Carla đã quyết định thành lập Dòng nam, với tên gọi: “Dòng Các Linh Mục Thừa Sai Nhập Thể, qua sự chấp thuận của Đức Giám mục giáo phận, của Hiệp Hội Giáo Sĩ Đạo Đức .

Mẹ Carla đã dành cuộc đời dương thế để lo cho các công việc bác ái. Chính Mẹ đã khơi gởi cho các con linh thiêng của mình, lòng ước muốn chứng kiến tình yêu của Thiên Chúa ở khắp mọi nơi trên thế giới, hiện diện nơi những người đau khổ bệnh tật, những người bé mọn, bần cùng của xã hội…

Và như một nhiêm mầu, chỉ sau khi thành lập được 15 năm, Hội dòng được công nhận là một dòng Giáo Hoàng vào năm 1988 bởi Đức Thánh Cha Gioan Phaolô II.

 

 4. Đời sống thánh thiện

Có thể nói Mẹ Carla đã sống và làm chứng một cách sống động về mầu nhiệm Nhập Thể của Thiên Chúa. Điều này được thể hiện rõ trong suốt cuộc đời của Mẹ, thậm chí vào năm 2005, lúc tuổi 83, lòng nhiệt thành truyền giáo vẫn luôn âm ỉ trong khí quản, thôi thúc Mẹ một lần nữa lên đường truyền giáo, cho đến khi bệnh tật khiến Mẹ không thể tiếp tục hành trình truyền giáo của mình.

Vào ngày 20 tháng 9 năm 2006, khi Kinh Truyền Tin được xướng lên lúc 12 giờ trưa, với dòng chữ Et Verbum Caro factum est, Mẹ Carla đã phó thác linh hồn của mình cho Thiên Chúa.

Ngày nay, noi gương Mẹ Carla về lòng nhiệt thành truyền giáo và tình yêu nồng nàn dành cho Thiên Chúa, các Nữ Tu Thừa Sai Nhập Thể vẫn tiếp tục hoạt động tại Ý , Ấn Độ , Châu PhiAlbania , Philippin Việt Nam .

Vào dịp kỷ niệm 100 năm ngày sinh của Mẹ Carla, Giáo Hội đã tuyên bố mở án phong chân phước và phong thánh cho Mẹ. Chính Đức Giám mục giáo phận Frascati, Đức cha Raffaello Martinelli, đã công bố sắc lệnh, đồng thời mời gọi tất cả các tín hữu cung cấp thông tin về “những yếu tố thuận lợi hoặc trái ngược với danh tiếng thánh thiện” của người tôi tớ Chúa Carla Borgheri.” Theo sự linh hứng của Chúa Thánh Thần mẹ Carla muốn neo chặt đoàn sủng của mình vào Mầu Nhiệm Nhập thể vĩ đại” và cố gắng làm cho Giáo hội và trên thế giới thấy được “những nét đặc trưng của Chúa Giêsu”. Nghi thức khai mạc án phong chân phước và phong thánh diễn ra trong kinh chiều, Chúa Nhật ngày 11 tháng 12 năm 2022 tại Nhà thờ chính tòa thánh Phêrô  giáo phận Frascati

Niềm khao khát duy nhất của cuộc đời ngài là không mệt mỏi tìm kiếm thánh ý Chúa và tôn vinh Người. Bức thư cuối cùng ngài nhắn gửi các con thiêng liêng của mình kết thúc bằng cách nói rằng “sự thánh thiện là mục đích cho cuộc sống của chúng ta – la santità è la ragione della nostra vita”.

Một đôi lời nhắn nhủ của Tôi Tớ Chúa trong cuốn sách với tựa đề “ Một Mình Chúa Thôi

Chỉ có tình yêu mới có thể cứu được cuộc đời bạn

Làm thế nào để trở thành một Thừa Sai Nhập Thể? “Mỗi chúng ta phải là lửa!”.  Ngọn lửa tình yêu dành cho Thiên Chúa, tràn ngập tâm hồn chúng ta,  và ngọn lửa tình yêu dành cho các linh hồn mà chúng ta đang nỗ lực cứu rỗi,  chịu đau khổ và hiến mạng sống mình.

Các Thánh đã cổ vũ thế giới bằng cuộc sống của họ.  Họ là những người mang lại niềm vui và hy vọng cho tất cả các Kitô hữu  đang tìm đến họ khi gặp khó khăn.  Chúng ta hãy nên thánh: chúng ta sẽ có thể mang lại cho mọi người  nụ cười hy vọng và thánh thiện.

Nhập Thể là mầu nhiệm tình yêu của Thiên Chúa dành cho nhân loại. Là món quà của lòng thương xót thiêng liêng đối với tạo vật. Là trung tâm thống nhất tất cả mọi người trên thế giới.”

I dieci anni della Onlus: Caritas Testimonium Servitium

Pubblicato il: venerdì 24 Dicembre 2021

Con la gioia nel cuore e con tanta gratitudine verso Dio e verso i fratelli vogliamo condividere l’evento che abbiamo organizzato per ringraziare i nostri cari amici dell’Associazione Onlus Caritas Testimonium Servitium nella ricorrenza della celebrazione dei 10 anni del loro operato ed il cui nome può essere spiegato con le parole: amore, testimonianza e servizio, ovvero testimoni dell’immenso amore di Dio che umilmente si pongono al servizio dei più deboli e dei più bisognosi. L’evento si è svolto il 28 novembre scorso, prima domenica di Avvento, tempo di attesa gioiosa e di speranza, di preparazione per accogliere la nascita di Gesù, che viene e cerca alloggio nei nostri cuori.

Il pomeriggio ha avuto inizio con la presentazione dei nuovi associati, seguita dalla celebrazione  della Santa Messa di ringraziamento officiata da Don Enzo Prato, parroco di Vasanello, che ha consegnato ai 5 soci fondatori il Mandato Missionario, la Croce ed il Vangelo. Dopo la Santa Messa, Don Enzo ha offerto a tutti i presenti una coinvolgente riflessione sull’Incarnazione, tratta dal prologo di Giovanni.

La serata è proseguita con la condivisione dell’operato svolto dall’associazione in questi 10 anni. La Provvidenza, sempre presente tra noi, ha voluto che si realizzassero alcuni micro progetti in Africa, India e nelle Filippine. L’Associazione, formata da pochissime persone ricche di tanta buona volontà, lavora instancabilmente; attraverso vari eventi, per citarne qualcuno: concerti con la Banda dei Carabinieri, con la Corale Tuscolana e il Coro polifonico “Carissimi”, commedie teatrali, cene di solidarietà, mercatini, bomboniere solidali ecc., sono stati realizzati due chilometri di tubazione per portare l’acquedotto all’orfanotrofio e alle famiglie del villaggio di Tabou (Costa D’Avorio), la costruzione di una sala polivalente a Lipa (Filippine), l’acquisto di un terreno in Assam nel nord dell’India, il sostegno a diverse famiglie disagiate, studenti e bambini, adozioni a distanza.

La proiezione dei video di ringraziamento, giunti dalle diverse comunità di ogni parte del mondo, è stata motivo di commozione per tutti i presenti. A conclusione dei ringraziamenti, è intervenuta anche la Madre generale che, dopo aver ringraziato tutta l’assemblea ed in particolare i fondatori dell’associazione, ha esortato i nuovi soci ad una collaborazione attiva. La serata si è conclusa con colorati momenti di festa: le suore indiane, africane e vietnamite hanno danzato balli tipici, indossando costumi tradizionali dei propri paesi.

Da questo evento emerge una profonda riflessione che ci esorta a lasciare spazio alla solidarietà, alla gratitudine e ad  abituarci ad apprezzare quotidianamente quello che la vita ci offre.

Solo così saremo sicuri di aver vissuto appieno!

 Le SMI

 

Centenary hall inaugurated

Pubblicato il: giovedì 9 Dicembre 2021

On the occasion of the Birth Centenary year celebration of Mother Carla Borgheri, the foundress of Missionaries of Incarnation, a centenary hall was inaugurated at St. Paul’s Seminary on 27th November 2021. Rev. Fr. Martin Cabral PMI, the Delegate Superior of PMI, inaugurated and blessed the centenary hall. The inauguration ceremony was blessed with the presence of Sr. Shainy Chakkalackal, SMI, the Regional Superior of SMI in India, Sr. Jessy Chennathara SMI, General Councilor of SMI and the Priests, Sisters, Brothers of the Congregation. A symposium was conducted on that auspicious occasion on the topic of the life and thoughts of Mother Carla. Rev. Fr. Xavier Panakkal, Superior of St. Paul’s Seminary welcomed everyone to the symposium.

Sr. Jessy SMI, who had accompanied Mother Carla for a long time, shared her life experience with Mother Carla, and explained how mother realized the great project and inspiration of God in her life. She was focusing on the virtue of charity that was shone in the life of Mother Carla. She also insisted all the members to keep the virtue of charity as the foundation and the root to gain the people for the service of God. Sr.Jessy also spent enough time to answer the various questions raised by the audience, mainly on the growth and the aim of the Congregation,the inspiration behind the foundation of  PMI etc

In the second session Sr. Salomy Maliekkal SMI also shared her life experience with Mother Carla. She said that love was Mother Carla’s greatest weapon. She showed through her life that we can win others through love. And the smiling face of mother Carla is always alive and evergreen the heart of all those who had seen her.

Fr. Martin Cabral, the Delegate superior of pmi , also recalled the beautiful association that he had with mother Carla, and her concern for the priest Thus the symposium was a blessed moment to all the members of missionaries of Incarnation, through which they were able to comprehend the life and the teachings of Mother Carla.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   Fr. Shiju Cleetus PMI

italian version

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Inaugurata la Centenary Hall in memoria di Madre Carla Borgheri

Pubblicato il: lunedì 6 Dicembre 2021

Sono tanti i modi per esprimere la gratitudine e il riconoscimento verso le persone che ci amano e amiamo; per questo, in prossimità della celebrazione del centenario della nascita di Madre Carla, fondatrice delle Suore Missionarie dell’Incarnazione e dei Padri Missionari dell’Incarnazione, il 27 novembre, nel seminario dei Padri a Magnaly  (Kerala),  è stata inaugurata e benedetta la Centenary Hall, come  segno tangibile di gratitudine e di riconoscenza dei suoi figli a perenne ricordo di Madre Carla. La sala è stata realizzata con raffigurazioni fotografiche su parete che raccontano la vita della Madre e delle meraviglie che Dio ha compiuto attraverso il suo docile ascolto e obbedienza al Progetto divino.

È stata un’occasione straordinaria che mi ha dato la possibilità di incontrare i fratelli e i padri che hanno origine dallo stesso carisma dell’Incarnazione e condividere con loro la mia esperienza vissuta con Madre Carla, i suoi insegnamenti e lo stile di vita da lei tracciato per assimilare la vita del Verbo e della Vergine Maria. Questa iniziativa dei Padri ha dato anche l’opportunità di gustare la comunione e la fraternità tra noi, secondo il nostro carisma.

Sento il bisogno di ringraziare il Signore per il dono di Madre Carla, per la grazia dei nostri PMI come fratelli che insieme camminano verso l’unico obiettivo: testimoniare al mondo l’amore di Dio per l’umanità, rivelato nel Mistero dell’Incarnazione.

A loro, a noi e a tutti voi cari lettori, in questo tempo in cui ci prepariamo a celebrare il Natale del Signore, auguro un cammino di conversione e santità come segno di gratitudine a Madre Carla che ha raccomandato: La Santità è il perché della nostra vita.

Preghiamo insieme il Signore che la sua vita venga riconosciuta dalla Santa Madre Chiesa come esempio di santità a tutta la Chiesa universale!

versione inglese

Sr. Jessy Chennathara SMI

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