Centouno anni fa come oggi, il 17 febbraio, nasceva Madre Carla. Vogliamo rendere grazie al Signore per il dono della sua vita e di quanto Egli ha realizzato attraverso di lei per il bene di tanti fratelli.
Madre Carla docile ai doni dello Spirito e disponibile alla volontà di Dio, è stata segno dell’amore di Dio per tutti. Lo scorso 11 dicembre abbiamo avuta la grazia di celebrare l’apertura del processo della sua beatificazione e canonizzazione nella Cattedrale di Frascati, dichiarandola Serva di Dio. Oggi la fama della sua santità è conosciuta nelle varie parti del mondo e continua a diffondersi.
Da una lettera scritta a noi sue figlie, il 17 febbraio 1989, possiamo cogliere la passione missionaria che la spingeva con paziente speranza verso tanti fratelli, per portare la luce e la gioia di Gesù Verbo Incarnato; diceva: “Un’anima missionaria custodisce, dentro di sé, il desiderio insopprimibile di portare Cristo alle anime, senza chiedere nulla per sé, né quanto ciò le possa costare. Come il seminatore, ella getta il seme nella speranza, fiduciosa nella Grazia divina che, come pioggia benefica, fa germogliare e crescere la buona semente sino ai frutti maturi. Ella vigila, senza risparmiarsi sostenuta dalla Santa Obbedienza, dall’ispirazione divina, dalla esperienza personale, e da quanto le viene suggerito. Ella spera, senza stancarsi, giacché il seme porterà frutto, come e quando il Signore vorrà. Ella è pronta anche ad abbandonare il campo di lavoro, alla voce dell’obbedienza, perché sa che: «uno semina e uno miete». Uniamo la nostra obbedienza a quella di Maria”.
Con Lei diciamo: «Fiat mihi secundum verbum tuum» (Lc 1, 38) con tutta l’implicanza del suo significato; solo così diverremo madri di anime come Maria e come la serva di Dio, Madre Carla.
Oggi, per la mediazione di Madre Carla, vogliamo chiedere al Signore anche per noi, la passione e la gioia di portare Cristo. Con questo desiderio, viviamo con gratitudine la gioia di questa giornata.