“Girovaghi” per quattro giorni
Non siamo stati in processione dietro una statua, più o meno bella, più o meno grande.
Dopo due anni, siamo ri-tornati nelle strade, in spiaggia, in riva al mare, accompagnati dall’eterno movimento delle sue onde che sostenevano il nostro procedere.
Siamo ri-tornati con e tra la gente per narrare la grazia femminile e materna di Maria, Madre di Dio e dell’Umanità.
L’interruzione forzata del procedere nella nostra amata Torvaianica non ha significato la sospensione della relazione tra Lei, Madre sempre presente, la comunità cristiana e anche quella civile che si è sempre informata sulla possibilità di partecipare alla processione.
Impossibile interrompere un Amore e se non hai il coraggio di manifestarlo, con garbo e senza ostentazioni, forse, quell’Amore non lo meriti.
Siamo ri-tornati per ri-dire, girovagando, che Maria è Donna e Madre che ha deciso di schierarsi. Maria non è Donna e Madre neutrale, sceglie gli “Anawim”, i poveri del Signore. Si arruola dalla parte dei vinti, con squisito Amore e in totale Fedeltà al suo Dio e all’Umanità.
Maria è Betlemme, perché è ‘casa del pane di Dio’ per l’intera umanità, e il profumo del pane non si può nascondere.
Siamo ri-tornati perché Maria, fragranza di Dio, potesse spargersi in tutto il paese e tutti potessero riempirsi della sua inebriante, eterna presenza.
Siamo ri-tornati per pregare per tutti, per affidare tutti, credenti e non credenti, piccoli, giovani, adulti, anziani, sani e ammalati, indifferenti, presenti in strada, abbarbicati sui balconi, chiusi in macchina o che hanno affollato, come ogni anno da sessant’anni, i chilometri percorsi sul bagnasciuga, attendendo il passaggio di Maria Donna e Madre di tutta l’umanità, che sia in pace o in guerra.
Maria, l’esempio della più bella “dilatazione cardiaca” che possa raggiungere la donna e l’uomo che amano Dio e i suoi figli.
Maria, “l’eccedenza amorosa” di Dio per la sua creatura.
In “scena” è ri-tornato tutto questo: ‘una folata d’aria fresca sul destino del mondo’, che parte da un piccolo paese e da una piccola, claudicante comunità, che trova ancora il coraggio di sognare Dio attraverso la contemplazione di Maria, Donna e Madre di tutti.
Allora ri-tornare può combaciare con ri-trovarsi a “Camminare Insieme”, con Lei, tra noi per avvertire il soffio d’aria fresca che raggiunge la pochezza di ciascuno. Il Suo soffio che ti fa intuire che sei “Insieme” agli altri e che il tuo cammino è sostenuto, condiviso e amato dalla tua comunità, fino a sentirti meno claudicante, meno solo.
Grazie a te Maria, Madre nostra, che hai scelto di stare stretta a noi in questo “girovagare”, palese metafora della nostra vita.
Fabrizio, diacono