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La grande forza di Giuseppe, un carpentiere e non semplicemente un povero falegname, è stata quella di saper superare paure, timori e pregiudizi, accettando con speranza e fede ciò che Dio gli aveva riservato...

San Giuseppe: Modello di Fede

Pubblicato il: mercoledì 19 Marzo 2025

Maria e Giuseppe rappresentano il passaggio dalla promessa e dall’attesa all’attuazione del progetto divino. Sebbene Gesù sia stato generato per opera dello Spirito Santo, Giuseppe è stato il padre putativo a cui Dio ha affidato il compito di accogliere e crescere il Salvatore; la sua stirpe era stata prescelta proprio per questo.

Il profeta Isaia disse:

«Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse (Davide), un virgulto germoglierà dalle sue radici; su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore»

Ma chi è stato veramente il mite e umile Giuseppe? Spesso il concetto di semplicità e mitezza di cuore viene erroneamente associato alla debolezza, quasi a una sorta di paura! Al contrario, Giuseppe è stato l’esatto opposto di tutto questo.

Per noi cristiani, specialmente in questo drammatico momento storico segnato da violenze, guerre, vendette sanguinose, sete di dominio e potere, Giuseppe rappresenta la forza, il coraggio, la speranza e la fede di un uomo giusto e saggio. Non si lasciò accecare dalla rabbia o dalla vendetta, nemmeno di fronte alla possibilità che la sua promessa sposa fosse incinta di un altro. Spesso la gelosia degli uomini, ieri come oggi, offusca la ragione e il rispetto per la propria compagna di vita.

Giuseppe non solo amava Maria nel profondo del suo cuore, ma la rispettava profondamente. Quando rifletteva se ripudiarla in silenzio, in lui non vi era né giudizio né condanna.

L’annuncio dell’angelo:

«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché ciò che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù, poiché egli salverà il suo popolo dai suoi peccati» (Mt 1,20-21).

Di fronte a tale rivelazione, che per qualcuno sarebbe potuta sembrare solo un sogno, Giuseppe non ebbe dubbi né esitazioni: accettò il progetto di Dio con la consapevolezza che la sua vita sarebbe cambiata per sempre. Avrebbe dovuto crescere il Figlio di Dio! È difficile immaginare cosa sia passato nella mente di un uomo di fronte a un annuncio del genere. Qualcuno, forse, si sarebbe sentito non solo impaurito, ma anche incapace di sostenere una missione così grande.

Ma la grande forza di Giuseppe, un carpentiere e non semplicemente un povero falegname, è stata quella di saper superare paure, timori e pregiudizi, accettando con speranza e fede ciò che Dio gli aveva riservato. Sono pochi i passaggi del Vangelo in cui si fa riferimento a Giuseppe e non conosciamo con certezza il suo destino, ma resta il fatto che questa figura è spesso dimenticata o considerata secondaria nell’attuazione del progetto divino. Perfino in molti affreschi di artisti e pittori che ritraggono Gesù e Maria, Giuseppe è assente. Eppure, egli deve essere per noi un grande testimone di fede!

Impariamo a ricordare San Giuseppe non solo il 19 marzo, ma in tutti quei momenti della nostra vita in cui siamo chiamati a prendere decisioni importanti o ad affrontare periodi difficili in famiglia. Egli non è stato solo un esempio di paternità, di sposo rispettoso e dedito alla famiglia, ma un modello per ogni vocazione, inclusa quella religiosa.

Un augurio a tutti i papà, affinché, guardando a San Giuseppe, possano essere strumenti di speranza e fede per le proprie famiglie.

In questa giornata speciale, un augurio sincero e speciale va al nostro Santo Padre Francesco. Come San Giuseppe, possa essere sempre guidato dallo Spirito di Dio e continuare a essere un faro per noi tutti.

Guarisci presto, Papa Francesco, e torna in mezzo a noi!

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