Care Sorelle Missionarie dell’Incarnazione,
Vi siamo molto grati per averci offerto la possibilità di realizzare la festa del cinquantesimo anniversario del nostro matrimonio. L’anniversario ricorreva il 27 luglio 2022, ma, per motivi di salute è stato necessario rinviare, per ben tre volte, ad altra data.
Abbiamo scelto, infine, l’11 febbraio perché è la festa della Madonna di Lourdes; questa scelta non è stata casuale poiché era nostro desiderio vivere questo evento sotto lo sguardo e la protezione di Maria e nella Cappella del vostro Istituto dove avevamo già celebrato il venticinquesimo anniversario del nostro matrimonio.
Conservavamo di quell’avvenimento, celebrato nella Cappella, un’aria di pace, di sacralità, di calorosa accoglienza, di famiglia; ciò ci ha spinto a chiedervi la possibilità di accoglierci per celebrare il cinquantesimo.
Alla nostra richiesta, la vostra disponibilità è stata pronta, amabile, materna e senza riserve.
Il giorno della festa la Cappella era stata preparata con cura, sobrietà e delicatezza.
Nell’attesa che arrivasse il sacerdote, le suore si sono occupate dei numerosi bambini, e noi ci siamo sentiti sostenuti in ogni momento.
La Celebrazione dell’Eucaristia, accompagnata dai canti, si è svolta in un’atmosfera semplice, solenne, soprannaturale, familiare e composta.
Il giorno successivo, nel ringraziare il sacerdote, don Orlando, gli abbiamo detto che la Santa Messa è stata un momento di grazia, un capolavoro. Egli ha confermato dicendo: “Sì, è stato un momento di grazia, un capolavoro perché si percepiva fortemente l’unità di tutta l’assemblea”.
Sembrava che anche i banchi, i ceri, i fiori, le pareti, la luce vivida del sole partecipassero alla sacralità del momento. Spontaneamente, alcuni presenti hanno rivolto a Dio le loro invocazioni per noi.
In un’atmosfera raccolta e partecipata, commovente è stato il ricordo dei nostri cari che ci hanno preceduto nella Casa del Padre.
La nostra meraviglia era grande; volevamo quasi scomparire affinché fosse lasciato spazio al vero protagonista: Dio Padre, considerando che tra i presenti qualcuno non è credente.
Silvano, un nostro amico, ci ha telefonato per ringraziarci di aver partecipato alla Celebrazione; gli era sembrato “un Inno alla Via, alla Famiglia, alla Fratellanza”.
Conoscendo i nostri limiti e le nostre scarse capacità organizzative, non finiremo mai di stupirci poiché, tutto ciò che si è svolto ha superato ogni nostro desiderio ed aspettativa. Non è stata una festa, è stato un momento di Grazia.
Care Sorelle, grazie per averci accolto e averci fatto sentire parte della vostra famiglia.
Sarà stato un dono di Madre Carla?!
Con fraterno affetto
Pietro e Liliana Perfetto